23/11/2012

"Libera la domenica": no alle aperture selvagge dei negozi

Aperture selvagge dei negozi: insieme per difendere il valore delle festività

Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil aderiscono a "Libera la Domenica"

Raccolta firme domenica 25 sul sagrato del Duomo di Treviso

Treviso - Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil aderiscono e condividono le motivazioni della raccolta firme nell'ambito dell'iniziativa "Libera la Domenica", lanciata da Confesercenti con il sostegno ufficiale della Conferenza Episcopale Italiana. A Treviso l'avvio della raccolta delle firme contro la liberalizzazione senza regole delle aperture domenicali e festive si terrà domenica 25 novembre davanti al Duomo, dalle 10 alle 12.

"Ribadiamo e sosteniamo che la materia delle aperture e degli orari - spiegano i rappresentanti delle tre sigle sindacali del commercio - deve tornare alla Giunta regionale, favorendo così un confronto sul territorio con tutte le parti interessate, che insieme ricercano soluzioni più idonee e civili a superare queste aperture selvagge, nello spirito delle diverse e originarie tradizioni delle domeniche e delle festività. Vogliamo che il lavoro dia tutta la dignità alla persona e sviluppi nel suo insieme una società dove prevalga consapevolezza, cultura e responsabilità".

Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs di Treviso ribadiscono l'importanza della raccolta delle firme che continuerà nei prossimi giorni e nelle prossime settimane. "Parliamo - proseguono i sindacati - di liberalizzazioni e di lavoro domenicale e festivo in un contesto storico di grande crisi. Dobbiamo difendere le condizioni del lavoro attraverso certezze e regole per i giovani, certezze e regole per tutti gli operatori del settore, che sono in maggioranza donne. Chiediamo un lavoro di qualità e non di sfruttamento, con retribuzioni adeguate, riposi riconosciuti e possibilità di crescita e formazione professionale. Un lavoro come diritto costituzionale, per dare dignità alla persona. Chiediamo dei tavoli di confronto con le Istituzioni, la politica, le associazioni datoriali e culturali, per creare regole creare lavoro e ridare dignità al lavoro".

Le organizzazioni sindacali in questa occasione lanciano con forza l'iniziativa "NON TOCCARE IL NATALE " per chiedere che tutte le Amministrazioni Comunali, le Associazioni Imprenditoriali, le Associazioni dei Consumatori, le forze politiche, si esprimano con chiarezza affinché le attività commerciali rimangano chiuse nel giorno della festività di Natale e di Santo Stefano per permettere ai lavoratori di vivere e condividere, serenamente e spiritualmente, il Santo Natale insieme ai loro cari.