5/12/2012

Accorpamento fra le Unioni Sindacali Territoriali della Cisl di Treviso e di Belluno: percorso avviato

Accorpamento fra le Unioni Sindacali Territoriali della Cisl di Treviso e di Belluno: iter avviato

Mercoledì 5 dicembre a Cison la Cisl di Treviso ha celebrato il suo ultimo Consiglio Generale

Treviso - Razionalizzazione delle risorse, più servizi sul territorio, più estesa tutela individuale e collettiva ai lavoratori e ai pensionati, crescita professionale dei dirigenti. Sono gli obiettivi principali dell'accorpamento fra le Unioni Sindacali Territoriali della Cisl di Treviso e di Belluno, il cui iter è stato avviato formalmente oggi, mercoledì 5 dicembre 2012, a Cison di Valmarino, nel corso di una giornata intensissima. Al mattino si è svolto l'ultimo Consiglio Generale della Cisl trevigiana a quasi 63 anni dalla sua costituzione, avvenuta il 14 aprile 1950. Al Consiglio, al quale erano presenti numerosi ex segretari generali della Cisl di Treviso (Maurizio Cecchetto, Franco Sech, Antonio Giandon, Alfonso Rinaldo Garampelli, Bruno Michielin), l'attuale segretario generale Franco Lorenzon ha spiegato le ragioni e le modalità attuative della riforma organizzativa che porterà, a livello nazionale, a ridurre le strutture territoriali con autonomia politica ed organizzativa (le Unioni Territoriali) da 120 a 70, e, a livello veneto, da 7 a 5, con l'unificazione tra Padova e Rovigo e tra Belluno e Treviso.

"Si chiude un periodo storico importante - ha detto Franco Lorenzon - e se ne apre un altro altrettanto fondamentale. La Cisl è in sintonia con un processo globale che sta modificando i modi e le forme della politica, dell'economia e della società. Ogni grande trasformazione implica anche una modifica dello spazio, della geografia, dei confini: questa unificazione rappresenta l'inizio di un lungo cammino che porterà a ridisegnare l'identità e la storia della Cisl. E' una sfida che dimostra la lungimiranza della Cisl e che va affrontata con grande determinazione. Questa riforma organizzativa è un atto di coraggio, che mira a razionalizzare le risorse e a concentrare le funzioni di responsabilità politica per garantire più servizi sul territorio: molti dirigenti saranno chiamati a riposizionarsi sul piano politico e organizzativo, a riqualificarsi sul piano della preparazione strategica, a professionalizzarsi ulteriormente sul piano tecnico e contrattuale. In altre parole, meno classe dirigente, ma più qualificata, meno rendite di posizione, più lavoro su e per il territorio: la Cisl, sindacato libero e pluralista, sta anticipando ciò che la politica non riesce a fare in maniera convinta ed efficace. Sono convinto che si tratti di un passaggio necessario per garantire un futuro a questo Paese".

Nel pomeriggio, i componenti dei due Consigli Generali di Treviso e Belluno, per un totale di 150 dirigenti Cisl, convocati dall'Unione sindacale regionale del Veneto, hanno avviato formalmente l'unificazione: i Consigli Generali congiunti hanno votato con un sì unanime l'accorpamento. I lavori sono stati introdotti dalla segretaria generale regionale Franca Porto. "Quello che celebriamo oggi - ha detto Porto - è un passaggio importante, che segnala come la Cisl sia capace non solo di fare proposte e di chiedere coraggio e cambiamento agli interlocutori della politica e della controparte, ma soprattutto di fare scelte di cambiamento al suo interno. Questo cambiamento garantisce una ancora maggiore presenza nei luoghi di lavoro e nel territorio, per non lasciare nessuno da solo e per attivare tutte quelle forme di contrattazione e concertazione in ogni angolo del Bellunese e del Trevigiano che permetta di catturare tutte le opportunità di crescita e di migliore distribuzione del reddito e dei servizi alle persone".

"Abbiamo accettato la proposta di riorganizzazione della Cisl - ha aggiunto Anna Orsini segretaria generale della Cisl di Belluno - e abbiamo discusso molto proficuamente; riteniamo che il nuovo progetto che si apre sia per noi carico di opportunità per il territorio e per la dirigenza tutta, perchè sarà occasione per crescere e per dare ai nostri associati e al territorio una Cisl più forte." Marino Fantino, segretario organizzativo della Cisl Veneto, ha infine illustrato gli adempimenti da compiere lungo la strada che porterà, al Congresso del 21-22 marzo, all'unificazione delle due strutture territoriali di Treviso e Belluno, per dare vita a un nuovo soggetto di rappresentanza sindacale che coinvolgerà 100 mila iscritti (77 mila quelli trevigiani, 23 mila gli iscritti alla Cisl di Belluno). In quei giorni di marzo, il nuovo Consiglio generale di Treviso-Belluno uscito dal Congresso unificato esprimerà anche la Segreteria, che sarà composta da 5 persone (al momento i segretari sono 3 a Treviso e 3 a Belluno). Da dicembre a marzo, si svolgeranno assemblee nei luoghi di lavoro e i Congressi di tutte le categorie.