18/01/2013

La Cisl Fp di Treviso dice no alla chiusura degli uffici dell'Agenzia delle Entrate di Castelfranco e Vittorio Veneto

La Cisl Fp di Treviso dice no alla chiusura degli uffici dell'Agenzia delle Entrate di Castelfranco e Vittorio Veneto

Treviso - "Una chiusura assurda, una decisione folle rispetto alla quale chiediamo un immediato ripensamento". La Cisl Funzione Pubblica della Marca dice no all'annunciata chiusura degli uffici dell'Agenzia delle Entrate di Castelfranco e di Vittorio Veneto, "veri e propri presidi di legalità a tutela dei tanti contribuenti onesti e spazi vicini ai cittadini che dal prossimo mese saranno costretti a fare molti più chilometri e recarsi forse a Montebelluna o a Conegliano per ottenere ciò che prima era molto più a portata di mano".

"Si blatera di presunti risparmi e spending review a fronte di minori entrate per lo Stato - attacca Massimo Grella della Cisl Fp di Treviso - in un momento economico assolutamente drammatico come quello che stiamo vivendo. Ciò che si ridurrà o che quanto meno si complicherà sarà solo il servizio per il cittadino. E' inaccettabile definire - com'è stato fatto - improduttivi gli uffici in questione, che nella realtà risultano essere fra i più efficaci e con i minori tempi di attesa (appena 10 minuti) per ottenere una risposta o un servizio. Gli uffici di Castelfranco e Vittorio Veneto, grazie alla professionalità dei dipendenti, hanno dimostrato concretamente la qualità del servizio. Improduttivo è chi ha fatto queste scelte, colletti bianchi e politici con stipendi da centinaia di migliaia di euro e non certo chi le subisce, ovvero funzionari altamente specializzati che combattono ogni giorno contro l'evasione fiscale e che hanno stipendi che il più delle volte non superano i 1.500 euro e una retribuzione che rimarrà ferma per almeno altri tre anni. Per non parlare dei poveri cittadini, a partire dai pensionati, che si dovranno accollare ulteriori spese per raggiungere uffici più distanti a fronte di inesistenti risparmi".

"Il conto di queste scelte scellerate - aggiunge Grella - lo pagheranno ancora una volta i lavoratori pubblici, che hanno appreso tra l'altro la notizia dai giornali locali. Ai 34 dipendenti coinvolti (22 a Castelfranco e 12 a Vittorio Veneto) garantiamo tutto il nostro supporto: abbiamo già chiesto a Roma un incontro immediato per concordare tutte le indispensabili tutele, sempre che non ci sia un auspicato passo indietro. Andrebbe infine approfondita la sensibilità dimostrata dai sindaci di Vittorio Veneto e di Castelfranco, dove, in particolare, c'è stata la disponibilità a individuare sedi, con costi molto limitati, che verrebbero offerte all'Agenzia delle Entrate per mantenere nella città del Giorgione il servizio fino ad oggi assicurato".

Treviso, 18 gennaio 2013

Cisl Treviso
Ufficio Stampa