15/04/2011

Mobilificio Move, accordo fra Filca Cisl, lavoratori e società

Move di Pieve di Soligo, accordo fra Filca Cisl, lavoratori e società

Cessione di ramo d'azienda, marchio e parte della produzione a nuova società


Treviso - Move Spa di Pieve di Soligo, siglato l'accordo fra Filca Cisl di Treviso, lavoratori e società per il conferimento di un ramo aziendale comprensivo del marchio e di una parte della produzione alla nuova società Italiana Progettazione Mobile Srl. Soddisfazione dei rappresentanti dei lavoratori: "Ha prevalso la linea della responsabilità", afferma Marco Potente, della segreteria Filca di Treviso.
La crisi non ha risparmiato il mobilificio Move, uno dei marchi di maggior prestigio nel settore del legno arredo, con commesse in tutto il mondo. Sessanta i dipendenti collocati in cassa integrazione. Lo scorso febbraio, in Provincia è stato firmato l'accordo per la cessazione della ditta pievigina, e la relativa messa in liquidazione. Ieri, mercoledì 13 aprile, è stato siglato il tanto auspicato accordo per la cessione di un ramo aziendale - compreso il marchio - e di una parte della produzione alla società Italiana Progettazione Mobile Srl, di Pieve di Soligo. L'accordo prevede la continuazione di una parte di produzione marchiata Move per un periodo iniziale di quattro mesi eventualmente rinnovabile e la continuazione dell'attività per circa il 30% dei dipendenti.
"Siamo soddisfatti - dichiara Marco Potente della Filca Cisl di Treviso -; è vero che l'accordo è inizialmente a tempo determinato, ma quantomeno permette di provare a tenere vivo un grande marchio del nostro territorio e garantisce il lavoro ad almeno una parte dei dipendenti, la cui professionalità è indiscutibile". Va sottolineato il fatto che l'accordo prevede il diritto di prelazione ai restanti lavoratori se si dovesse creare l'opportunità di rafforzare la produzione. "Ha prevalso la linea della responsabilità - conclude Potente - e per questo ringrazio tutti quei lavoratori che inizialmente non saranno coinvolti nel nuovo percorso, ma che hanno rinunciato alle loro legittime pretese per poter dare continuità al prodotto che hanno contribuito a realizzare fino a poco tempo fa. Auspico che questa ripartenza possa nel breve termine ricollocare tutti i lavoratori che hanno fatto di questo marchio un motivo di prestigio e orgoglio del nostro territorio".

 

Treviso, 14 aprile 2011

Cisl Treviso
Ufficio stampa