19/03/2013

La crisi divide, la Cisl unisce: 1° Congresso Belluno-Treviso

La crisi divide, la Cisl unisce: il 21 e 22 marzo a Cison di Valmarino il primo Congresso territoriale della Cisl di Belluno e di Treviso

Lorenzon e Orsini: "Progetto condiviso per una comunità aperta, solidale, innovativa"

Venerdì 22 dibattito sullo sviluppo economico, sociale e istituzionale del territorio con Anna Orsini, Alessandro Vardanega, Leonardo Muraro, Giovanni Piccoli e Simonetta Rubinato

Treviso - Giovedì 21 e venerdì 22 marzo 2013 a Castelbrando, a Cison di Valmarino (Treviso), si svolgerà il primo Congresso territoriale della Cisl di Belluno e Treviso. In un momento nel quale da più parti si rivendica la necessità di un cambiamento del sistema di governance politica dello sviluppo economico e sociale del Veneto e del Paese, la Cisl anticipa i tempi dando corso a una profonda riforma organizzativa che sta portando, a livello nazionale, a ridurre le strutture territoriali con autonomia politica ed organizzativa (le Unioni Territoriali) da 120 a 70, e, a livello veneto, da 7 a 5, con l'unificazione tra Padova e Rovigo e tra Belluno e Treviso. L'accorpamento fra Treviso e Belluno e la relativa elezione della nuova Segreteria avverrà nel corso del Congresso del 21-22 marzo, al quale parteciperanno più di 300 delegati. L'unificazione delle due strutture territoriali darà vita a un nuovo soggetto di rappresentanza sindacale che coinvolgerà quasi 100 mila iscritti (98.143 per la precisione: 74.839 mila quelli trevigiani, 23.304 gli iscritti alla Cisl di Belluno). I temi del Congresso sono stati illustrati oggi, martedì 19 marzo, a Treviso, nel corso di una conferenza stampa nel corso della quale sono intervenuti i segretari della Cisl di Treviso Franco Lorenzon, Alfio Calvagna e Cinzia Bonan e la segretaria generale della Cisl di Belluno Anna Orsini.

"La riunificazione territoriale - hanno spiegato i segretari generali della Cisl di Treviso Franco Lorenzon e di Belluno Anna Orsini - potrebbe sembrare una mera operazione organizzativa, dettata dalla necessità di razionalizzare le risorse, ma in realtà questo cambiamento riguarda - tra Belluno e Treviso - oltre un centinaio di segretari, senza contare chi opera a tempo pieno nelle categorie e nei servizi. Con la riforma organizzativa in atto, il numero dei dirigenti si riduce di circa la metà, con l'effetto diretto di un potenziamento della presenza sindacale sul territorio e nelle aziende. Allo stesso tempo, dirigenti e personale sono chiamati a modificare e integrare le proprie culture politiche e organizzative e ad acquisire nuove professionalità da spendere nella nuova contrattazione e nell'offerta di nuovi servizi ai lavoratori. Tutti hanno affrontato la sfida con determinazione, dimostrando che prima degli interessi personali viene la responsabilità collettiva, necessaria per affrontare le nuove domande con nuove risposte. Solo così possono finire le posizioni di rendita e i diritti ‘a prescindere', e si riscopre l'impegno che serve per ripartire, per ricostruire i legami che sono necessari per tornare a produrre valore e, in altre parole, per uscire - assieme - dalla crisi che stiamo vivendo".

Il Congresso, dopo la giornata di apertura di giovedì 21 (9-17.30), alla quale parteciperanno il segretario confederale Luigi Sbarra e la segretaria generale della Cisl del Veneto Franca Porto, proseguirà venerdì 22 (ore 10) con il dibattito "Quale sviluppo economico, sociale e istituzionale per il nostro territorio", al quale parteciperanno: Anna Orsini, segretario generale Cisl Belluno, Alessandro Vardanega, presidente Unindustria Treviso, Leonardo Muraro, presidente della Provincia di Treviso, Giovanni Piccoli, parlamentare e sindaco di Sedico (Bl) e Simonetta Rubinato, parlamentare e sindaco di Roncade (Tv). "La crisi - spiegano Lorenzon e Orsini - determina profondi cambiamenti nei rapporti tra aziende e tra territori, nella divisione internazionale del lavoro e nella struttura organizzativa delle imprese. Questo comporta la necessità di ripensare i sistemi di governance politico/istituzionale ai vari livelli. Occorre comprendere il senso di questi cambiamenti e condividere i riferimenti strategici attorno ai quali programmare il nuovo sviluppo locale. Questi i temi che saranno oggetto del confronto di venerdì mattina".

Treviso, 19 marzo 2013

Cisl Treviso
Ufficio Stampa