15/04/2013

Ascopiave, Lorenzon: "E' un'eccellenza che va valorizzata, no ad aggregazioni o vendite senza un disegno strategico"

Ascopiave, Lorenzon: "E' un'eccellenza che va valorizzata, no ad aggregazioni o vendite senza un disegno strategico"

Treviso - "In materia di multiutility o si è cacciatori o si è preda: aggregarsi è necessario, ma per questo occorre avere un disegno strategico, che allo stato attuale, nell'ipotesi di fusione di Ascopiave con la veronese Agsm, non è evidente. Ascopiave è un'eccellenza del nostro territorio che va valorizzata, un talento che va impiegato e non messo sotto terra". Il segretario generale della Cisl di Belluno e Treviso Franco Lorenzon interviene sul caso Ascopiave, la società partecipata da 93 Comuni della Marca con base a Pieve di Soligo che opera nella distribuzione del gas naturale principalmente in provincia di Treviso e Belluno. Da un lato, voci sempre insistenti danno per certa la volontà politica di portare a segno la fusione con la veronese Agsm, dall'altro, nelle ultime ore, molti sindaci avrebbero manifestato l'intenzione di vendere le proprie quote Ascopiave: la società, quotata in Borsa, non ha mai smesso di fare utili.

Franco Lorenzon boccia senza mezzi termini l'idea della fusione "priva di disegno strategico", ma anche l'ipotesi della vendita (delle proprie azioni) avanzata da alcuni sindaci. "Sarebbe sbagliato - afferma il segretario generale della Cisl Belluno e Treviso - uscire da Ascopiave per fare cassa, in primo luogo perché la multiutility ha un evidente interesse pubblico: non può essere privatizzata o svenduta ad altri soggetti pubblici che non si curano del nostro territorio, dal quale questa grande azienda ha avuto origine. Naturalmente è necessaria una revisione della ‘governance' della società, perché questa non si riduca a luogo privilegiato della ‘cattiva politica' e assicuri, invece, una maggiore trasparenza di gestione, eliminando la sovrapposizione e il conflitto di interessi tra chi detta le regole, chi comanda e chi gestisce". Da qui la proposta di istituire nuovi organi di controllo. "Si potrebbero introdurre anche forme inedite di controllo, con la presenza dei consumatori e dei lavoratori", spiega il segretario generale della Cisl di Belluno e Treviso. "Sarebbe una tragica illusione ottica - conclude Lorenzon - pensare al breve periodo (le attuali difficoltà economiche dei Comuni) e non alla prospettiva strategica. In poco tempo, infatti, le risorse incassate dalla vendita delle azioni finirebbero nel buco nero dell'emergenza, mentre il capitale vero e duraturo se ne andrebbe in altre, interessate, mani".

Treviso, 15 aprile 2013

Cisl Belluno-Treviso
Ufficio Stampa