31/05/2013

Cartiera di Santa Giustina, 4 ore di sciopero martedì 4 giugno

Cartiera di Santa Giustina, 4 ore di sciopero martedì 4 giugno

Belluno - Quattro ore di sciopero martedì prossimo, 4 giugno, dopo l'annuncio lo scorso 21 maggio, da parte della cartiera Reno De Medici, della disdetta degli accordi sindacali aziendali. L'hanno deciso la Fistel Cisl di Belluno Treviso e la Slg Cgil di Belluno, unitariamente alle Rsu dello stabilimento, dopo le assemblee con i Lavoratori in azienda.

La disdetta degli accordi aziendali è temporalmente l'ultimo atto di una trattativa in atto da alcuni mesi e che ha prodotto la firma di accordi di Cigs e di mobilità per gestire i 43 esuberi dello stabilimento di Santa Giustina.

"Il tema che ci vede su posizioni distinte - spiegano Franco Marcuzzo della Fistel Cisl Belluno Treviso e Loredana Vian della Slc Cgil Belluno - è quello relativo alla riduzione dei costi attraverso il superamento degli accordi aziendali, mentre abbiamo sempre condiviso il piano industriale e il piano di riorganizzazione che prevede investimenti nel prossimo triennio per circa 24 milioni di euro. Quindi, il piano, con i suoi 43 esuberi, prevede già al suo interno un adeguamento e un recupero di costi attraverso la gestione di esuberi ed esternalizzazioni di attività".

"Consapevoli della difficile situazione del settore e del Gruppo, visto che il piano di riorganizzazione precedeva, e prevede, investimenti che concorrono alla messa in sicurezza produttiva e occupazionale di Reno De Medici - proseguono i rappresentanti sindacali -, nel corso della trattativa abbiamo dato la nostra disponibilità ad affrontare la riduzione del costo del lavoro attraverso una revisione di alcuni accordi aziendali di Santa Giustina. Dopo una lunga discussione al ministero dello Sviluppo Economico le nostre disponibilità in tal senso erano chiare: per Santa Giustina, sulla base dell'accordo già stipulato qualche anno fa, si poteva portare a detassazione una quota del salario derivante dagli accordi aziendali. Inoltre, ci siamo sempre resi disponibili a discutere di aumento di produttività, di efficienza e di qualità attraverso nuovi e più moderni accordi, in linea anche con quanto stabilito dagli accordi con Confindustria. Ci pare miope la (poca) visione dell'azienda che non tenga conto di questi obiettivi".

"Ai ministeri del Lavoro e dello Sviluppo Economico - spiegano i sindacati - avevamo pertanto concordato gli spazi di trattativa, che in quel frangente si era arenata, attraverso una revisione di alcuni istituti aziendali, nei termini di cui al punto precedente, e non certo attraverso il loro superamento. Pertanto, in realtà, la trattativa ha avuto uno svolgimento anomalo con proposte e richieste che si sono profondamente modificate, nel corso dei vari incontri sostenuti, rispetto allo scenario iniziale. Anche la richiesta di applicare il solo CCNL ai nuovi assunti rientra in questa cornice. Per i nuovi assunti l'azienda ci ha proposto l'applicazione solo del salario del CCNL. Anche qui siamo in disaccordo su come è stata posta la questione. Non abbiamo detto solo no ma abbiamo proposto una validissima alternativa (nella sostanza) prevedendo un ingresso in azienda a condizioni di CCNL e una graduale acquisizione nel tempo degli istituti derivanti dalla contrattazione aziendale".

"Per queste nostre disponibilità - dichiara Rudy Roffarè della segreteria Cisl Belluno Treviso - riteniamo incomprensibile e controproducente la disdetta degli accordi aziendali vigenti. Incomprensibile perché riteniamo che sussistano i presupposti complessivi per chiudere l'accordo anche sulla revisione della contrattazione di secondo livello; controproducente perché la disdetta vanifica il lavoro importante di alcuni mesi e apre una fase di inevitabile conflittualità che danneggerà l'intero Gruppo in una fase difficile per l'Azienda e per il settore".

 

Belluno, 30 maggio 2013

Ufficio Stampa
Cisl Belluno Treviso