30/09/2013

Il 1° ottobre i forestali veneti in sciopero marciano su Palazzo Balbi e Ferro Fini: 5 pullman in partenza da Belluno e Treviso

Martedì 1° ottobre i forestali veneti in sciopero marciano su Palazzo Balbi e Ferro Fini: 5 pullman in partenza da Belluno e Treviso

Treviso - All'appuntamento veneziano di martedì 1° ottobre arriveranno con le divise da lavoro i 600 lavoratori forestali veneti che si occupano della salvaguardia del territorio e dei boschi del Veneto. I sindacati del settore, Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, hanno deciso di proclamare uno sciopero di 8 ore e di andare a manifestare sotto i palazzi della Giunta e del Consiglio regionale il loro chiaro no alle scelte che la Regione si appresta a rendere definitive in materia di gestione della tutela dell'ambiente e del territorio. I lavoratori contestano la scelta della Giunta regionale del Veneto di frammentare la gestione dei beni ambientali e forestali in 5 diversi comandi politici (4 assessorati più la presidenza) e in 5 diverse direzioni e compartimenti, in un vero e proprio "spezzatino" che non garantirà più un'efficace azione di tutela del territorio e dell'ambiente. Il rischio, per i sindacati, è che la frammentazione ingiustificata della gestione politica ed operativa possa produrre inefficienze e quindi giustificare l'affidamento ai privati, tramite appalto, di questi servizi.

Nelle province di Belluno e Treviso operano 330 forestali, di cui 200 nel bellunese e 130 nel trevigiano. Questi lavoratori saranno presenti numerosi alla manifestazione di martedì 1° ottobre, con 3 pullman in partenza da Belluno e altri 2 da Treviso. "La nostra - afferma Riccardo Bernard segretario Fai Cisl di Belluno Treviso - è una battaglia per la difesa del lavoro e delle professionalità che questi lavoratori hanno acquisito nel corso degli anni. Con la frammentazione del sistema di gestione forestale veneto si rischia inoltre di perdere la visione unitaria degli interventi da effettuare sul territorio, fino ad oggi garantiti dai lavoratori, nonostante le ridotte maestranze". "Il livello di attenzione deve rimanere alto - aggiunge Diego De Bortoli della segreteria Fai Cisl Belluno Treviso - perché l'attività dei forestali garantisce il mantenimento in sicurezza delle nostre montagne, delle nostre colline e del litorale".

A Venezia una delegazione sindacale sarà ricevuta dai rappresentanti del Consiglio regionale, ai quali consegnerà una propria proposta di riorganizzazione del servizio che si basa sull'esigenza di considerare la materia forestale nella sua interezza e complessità evitando processi di spacchettamento organizzativo e funzionale. Per la Fai Cisl è fondamentale l'organizzazione in un unico Dipartimento a cui faccia capo il sistema dei servizi forestali regionali e le funzioni di sistemazione idraulico-forestale, la biodiversità, i parchi, la selvicoltura, l'antincendio boschivo e l'economia montana. Allo stesso tempo, va recuperata la gestione complessiva della materia forestale sotto un unico assessorato.

 

Treviso, 30 settembre 2013
Cisl Belluno Treviso
Ufficio Stampa