14/05/2011

La Cisl trevigiana aderisce alla campagna nazionale

Primo appuntamento con Adiconsum martedì 17 a Treviso

Mettici la firma, "Libera la Benzina"

Avviata nella Marca la campagna nazionale per abbassare il prezzo della benzina: raccolta firme nelle sedi Cisl e nei mercati

Treviso - Mettici la firma, "Libera la Benzina". Avviata anche a Treviso e provincia la campagna nazionale di raccolta firma lanciata dalla Cisl per abbassare il prezzo della benzina. La Cisl di Treviso, unitamente all'Adiconsum Veneto, ha attivato punti di raccolta presso le sedi del sindacato in tutta la provincia e sui luoghi di lavoro. Ma non solo. Le firme saranno raccolte dall'Adiconsum anche nei mercati cittadini. Si comincia martedì17 maggio al mercato di Treviso, per proseguire il 24 a Castelfranco e venerdì 27 a Conegliano.

La campagna, che punta alla raccolta di almeno 500 mila firme, si prolungherà fino al 31 maggio. L'obiettivo è l'approvazione di un disegno di legge d'iniziativa parlamentare con il sostegno popolare per la riorganizzazione e l'efficienza del mercato petrolifero e per il contenimento dei prezzi dei carburanti per uso di autotrazione e dei prodotti petroliferi in generale. Il progetto di legge "Libera la benzina!", messo a punto dalle associazioni dei gestori della Cisl e della Confesercenti, Fegica e Faib, è già stato depositato agli atti della Camera. Si fanno dunque sempre più concrete le prospettive della proposta legislativa, che conferma la caratteristica di iniziativa bipartisan avendo già tra i suoi sostenitori gruppi di maggioranza e di opposizione.

L'obiettivo del provvedimento è quello di arrivare ad una completa liberalizzazione del settore, per permettere a tutta la rete di vendita di praticare quei prezzi bassi che, attualmente, sono consentiti solo a poche centinaia di impianti indipendenti, a causa dei vincoli legislativi ancora esistenti. L'approvazione della legge consentirebbe tra l'altro: un mercato all'ingrosso capace di rendere più trasparente le condizioni di approvvigionamento; la creazione di un Acquirente Unico dal quale tutti i distributori potrebbero ottenere i carburanti a prezzi equi e non discriminatori; la separazione della rete, rompendo finalmente il monopolio esistente; l'abrogazione del vincolo di fornitura in esclusiva finora imposto ai gestori. I quali assicurano che con l'approvazione di questa legge sarebbe possibile abbassare mediamente di 6 centesimi di euro al litro il prezzo della benzina, per un risparmio medio di circa 500 euro all'anno per famiglia.

"Il caro-benzina - afferma Cinzia Bonan, segretaria della Cisl di Treviso - non è più accettabile, servono regole per i produttori che spesso giocano sui prezzi alla pompa in regime di totale monopolio. Al primo gennaio di quest'anno, al netto delle tasse imposte dallo Stato, un litro di benzina verde, che al distributore si pagava 1,432 euro, costava in realtà solo 63 centesimi, la metà di un litro di latte, meno di una tazzina di caffé al bar". "Nel prezzo al litro della benzina - prosegue Bonan - il 53,64% se ne va tra accise e Iva, il 7,54% va ai petrolieri, il 2.49% ai gestori, il 36.33% alla quotazione internazionale". "Non va dimenticato - sottolinea Valter Rigobon responsabile dell'Adiconsum Veneto - che sui prezzi della benzina pesa una fiscalità assurda: la nuova accisa sui carburanti destinata a finanziare il fondo della cultura è l'ultima di una lunga serie, che va dall'accisa per la guerra di Abissinia del 1935 a quella per la missione in Libano del 1983". Con il disegno di legge per il quale stiamo raccogliendo le il prezzo del carburante si abbasserebbe mediamente di 6 centesimi al litro: il doppio della differenza che divide l'Italia dall'Europa".

 

Treviso, 14 maggio 2011

Cisl Treviso
Ufficio Stampa