12/11/2013

Giovedì 14 novembre 2013: sciopero generale

Giovedì 14 novembre: sciopero generale

Presidi a Belluno, Treviso, Montebelluna e Oderzo

Treviso - La Legge di Stabilità presentata dal Governo non aiuta il Paese ad uscire dalla recessione. Quello che serve è una significativa riduzione delle tasse ai lavoratori, ai pensionati e alle imprese. Ne sono convinti i sindacati confederali, che hanno deciso 4 ore di sciopero per la mattina di giovedì 14 novembre, con presidi territoriali anche in provincia di Treviso. Nella Marca, a partire dalle 9.30, sono previsti presidi in piazza Borsa a Treviso e nelle piazze di Oderzo e Montebelluna. In provincia di Belluno i lavoratori si asterranno dal lavoro 4 ore al termine del turno ed è previsto un presidio a partire dalle ore 15 in Piazza del Duomo, a Belluno, di fronte alla Prefettura.

Lo sciopero è stato deciso dalle tre confederazioni lo scorso 21 ottobre nel corso di un incontro svoltosi per stabilire quali azioni mettere in campo per sollecitare il Governo a modificare la legge di stabilità. Diminuire realmente le tasse a lavoratori dipendenti, ai pensionati e alle imprese che creano buona occupazione sono le principali richieste dei sindacati.

"La legge di stabilità va cambiata per tornare a crescere - spiega Franco Lorenzon, segretario generale della Cisl Belluno Treviso -, il nostro Paese può sopravvivere solo se la smette di perdersi in dibattiti fuorvianti sull'Imu e comincia a sostenere con provvedimenti concreti chi produce reddito e ricchezza, ovvero i lavoratori e le imprese".

Molte le valutazioni e le proposte dei sindacati al fine di migliorare la legge di stabilità: aumentare le detrazioni per dipendenti e pensionati e mantenere le agevolazioni fiscali attualmente in vigore sul lavoro; detassare il salario di produttività per tutti; correggere gli elementi di iniquità della nuova tassazione sulla casa; potenziare la lotta all'evasione fiscale; rivalutare le pensioni.

Sul fronte della pubblica amministrazione, Cgil, Cisl e Uil chiedono di stabilizzare i precari, di rinnovare il contratto aziendale ai dipendenti pubblici, di tagliare drasticamente la spesa pubblica improduttiva e i costi della politica, di attivare la contrattazione di secondo livello per ridistribuire gli incrementi di produttività e ripristinare l'indennità di vacanza contrattuale per il 2013 e il 2014.

Le risorse necessarie per ottenere questi risultati si possono recuperare attraverso l'obbligatorietà del costo standard per le amministrazioni centrali e locali, la riduzione del numero di società pubbliche e l'eliminazione degli enti inutili, la riduzione del numero di componenti degli organi elettivi ed esecutivi a tutti i livelli di governo, l'immediata riforma dello Stato con riorganizzazione degli enti e l'armonizzazione della tassazione delle rendite finanziarie alla media europea.

Treviso, 12 novembre 2013

Cisl Belluno Treviso
Ufficio Stampa