30/04/2014

Sulla vicenda Veneto Banca il giudizio della Fiba Cisl: bene la territorialità ma serve coinvolgere i lavoratori

Sulla vicenda Veneto Banca il giudizio della Fiba Cisl: bene la territorialità ma serve coinvolgere i lavoratori

Paglini: "Il taglio dei megastipendi? Un primo passo verso una giusta direzione"


Treviso - Sulla vicenda Veneto Banca prende posizione anche il sindacato dei lavoratori bancari della Cisl, la Fiba: "Ci sono spinte per un aggregazione di Veneto Banca ad altri istituti bancari - chiarisce subito il responsabile del sindacale del gruppo bancario con sede a Montebelluna, Massimiliano Paglini- ma è pericoloso pretendere e in qualche modo 'forzare' la fusione di soggetti privati come lo sono le banche. E' cosa completamente diversa dalla giusta esigenza di aggregare e semplificare i soggetti istituzionali".

Paglini non nega la necessità delle aggregazioni per migliorare la competitività degli istituti: "le grandi fusioni avvenute negli anni duemila sono state la risposta alla necessità di avere banche in grado di competere nei mercati internazionali. Oggi le banche del territorio saranno in grado di reggere la concorrenza, senza stravolgere la propria identità e dimensione, nella misura in cui sapranno razionalizzare i costi impropri e gli sprechi" ma anche "le remunerazioni del management".

La decisione di ridurre lo stipendio degli Amministratori (un taglio di circa 20mila euro sui 110.000 attualmente percepiti) è quindi valutata come un buon segnale, un passo in avanti nella direzione indicata dalla la Fiba Cisl e sostenuta con la proposta di legge per un dare un tetto alle mega retribuzioni negli istituti bancari.

Ma ancora più importante per il sindacalista è la capacità delle banche del territorio, Veneto Banca compresa, di "aprirsi a nuove attività di consulenza, di supporto alle imprese, alle famiglie ed ai clienti. La discussione va orientata sul modello di banca più adeguato al nostro paese ed ai territori di appartenenza piuttosto che sulla opzione Fusione Si/Fusione No". C'è però un di più che rappresenta la vera sfida che la Cisl lancia all'azienda di credito "E' maturo il tempo che questa banca, ma anche le altre, apra la via di un nuovo modello di gestione che preveda una "partecipazione" matura e consapevole anche dei lavoratori dipendenti. La partecipazione dei lavoratori, sul modello tedesco e nord europeo della co-determinazione (non della co-gestione) sarebbe di grande aiuto per uscire dalla crisi". Il riferimento è quello della Volkswagen dove i lavoratori siedono nei Consigli di Sorveglianza.