15/05/2014

«Meno burocrazia, meno tasse, più collaborazione»: i rappresentanti dell'impresa e del lavoro dettano l'agenda ai candidati sindaco

«Meno burocrazia, meno tasse, più collaborazione»: i rappresentanti dell'impresa e del lavoro dettano l'agenda ai candidati sindaco

Il documento "Per un Comune ‘amico' dell'impresa e del lavoro" è stato condiviso da 13 sigle associative e sindacali

Treviso -  Un Comune "amico" dell'impresa e del lavoro è un Comune che sa fare squadra con gli altri Comuni per ottimizzare i servizi e realizzare economie di scala; è un Comune che taglia la burocrazia inutile; è un Comune che contiene la pressione fiscale; ed è un Comune che revisiona in modo approfondito la spesa locale per liberare risorse per imprese e famiglie.

L'identikit del "Comune che vogliamo" lo hanno fatto la mattina del 14 maggio i rappresentanti delle associazioni di categoria e delle organizzazioni sindacali trevigiane presentando le proposte del mondo dell'economia e del lavoro della Marca Trevigiana ai candidati alle elezioni comunali del 25 maggio prossimo.

Il documento "Per un Comune ‘amico' dell'impresa e del lavoro" (in allegato) è stato condiviso da Ascom Confcommercio, Casartigiani, Cia, CNA, Coldiretti, Confagricoltura, Confartigianato, Confcooperative, Confesercenti, Unindustria, Cgil, Cisl e Uil. Verrà messo a diposizione dei candidati anche attraverso i siti internet delle diverse associazioni e organizzazioni sindacali.

L'intento è, come si legge nella premessa, quello di "offrire ai candidati e ai futuri amministratori un contributo costruttivo, con valutazioni e proposte concrete per un impegno da mettere in opera dopo il voto".

L'impegno chiesto ai futuri amministratori locali è su provvedimenti concreti suddivisi in quattro aree:

1- Semplificazione dei livelli e delle funzioni amministrative

2- Burocrazia

3- Fisco locale (con l'indicazione di interventi concreti per ridurre il peso su imprese e famiglie)

4- Revisione della spesa pubblica locale e recupero di risorse

Sul fronte del recupero delle risorse, le associazioni dell'impresa e i sindacati raccomandano agli amministratori di mettere in opera strategie e collaborazioni "per un pieno utilizzo" dei fondi comunitari - i 110 miliardi messi a disposizione dalla UE per il periodo 2014-2020 - rilevando che ciò "non è avvenuto nel corso del ciclo 2007-2013".

A illustrare i contenuti del documento sono stati Alfonso Lorenzetto, presidente provinciale degli artigiani CNA, a nome delle associazioni di categoria, e il segretario generale della Cgil Giacomo Vendrame, a nome dei sindacati.

«Le prossime elezioni amministrative sono una tappa importante per la collettività trevigiana - ha dichiarato Alfonso Lorenzetto, presidente della CNA, ringraziando i colleghi presenti per il lavoro di confronto e condivisione svolto -. Le associazioni di categoria e i sindacati vogliono continuare ad essere un interlocutore attivo e propositivo per le amministrazioni comunali perché siamo convinti che per incrementare la competitività territoriale bisogna, sempre di più, saper lavorare in squadra».

«È fondamentale che i sindaci si rendano conto della sfida che hanno davanti - è stato il messaggio lanciato da Giacomo Vendrame, segretario generale della Cgil -, e che usino gli strumenti che hanno a disposizione perché sono parte della soluzione del problema-crisi e possono dare un contributo essenziale al rilancio dell'economia e dell'occupazione. Per fare questo, è utile che dialoghino con chi rappresenta il territorio ed è in grado di fare sintesi delle proposte della propria base sociale».

«La cosa importante - Franco Lorenzon, segretario provinciale Cisl Belluno Treviso - è dare omogeneità alla tassazione, uniformando tra i 96 comuni della Marca l'applicazione della TASI ad esempio, e cercando di individuare sistemi di equità tra i cittadini più in difficoltà. Un altro punto centrale, ad esempio, sarebbe arrivare ad un unico regolamento edilizio, o quantomeno ridurre quelli attuali, è assurdo infatti che ci sia quasi un regolamento per Comune. Snellire e sburocratizzare aiuterà anche a dare nuovo slancio alle piccole medie imprese, e di conseguenza al mondo del lavoro».

 

Treviso, 15 maggio 2014