22/06/2014

Consiglio Generale della Cisl Belluno Treviso: confronto fra il Segretario Generale Franco Lorenzon e il Sottosegretario all'Economia e Finanze Pier Paolo Baretta

Consiglio Generale della Cisl Belluno Treviso: confronto fra il Segretario Generale Franco Lorenzon e il Sottosegretario all'Economia e Finanze Pier Paolo Baretta

"Dalla protesta alla proposta, questo il cambiamento necessario che il Sindacato deve mettere in atto per rispondere alle nuove sfide economico-sociali"

Treviso - Un faccia a faccia tra il sottosegretario all'Economia e Finanze Pier Paolo Baretta, il Segretario Generale della Cisl Belluno Treviso, Franco Lorenzon e il Segretario aggiunto Anna Orsini, in un dialogo aperto a tutti i membri del Consiglio Generale, che venerdì 20 giugno ha riunito un centinaio di persone a confronto sulla necessità di rinnovamento delle relazioni sindacali e il rapporto Sindacato-Governo.

"Noi pensiamo che i lavoratori e l'occupazione debbano essere al centro dell'attenzione del Governo, con un Sindacato impegnato nel rinnovamento e nella costruzione di una nuova visione di rapporti con l'impresa e con il Governo stesso - afferma Franco Lorenzon -. Posti di lavoro, rilancio dell'economia e gestione dei sistemi di welfare: queste le priorità che individuiamo"

In materia di riforma del pubblico impiego il Sottosegretario Baretta ha chiesto alla Cisl un atto di responsabilità: "Il sindacato non deve stare sulla difensiva, ma favorire la realizzazione della riforma della P.A. altrimenti rischia di allontanare ancora l'opinione pubblica da sé. Solo così le criticità diventano gestibili".

"Stiamo seguendo con grande attenzione anche la riforma della Pubblica Amministrazione, dove gli interventi devono ottimizzare il servizio al cittadino e le risorse impiegate. Certo noi rappresentiamo i lavoratori che sono disponibili al cambiamento se indirizzato a migliorare le prestazioni, nel rispetto della loro professionalità", ha replicato Lorenzon.

A una domanda sul ruolo dei fondi pensione Baretta ha risposto: "È un tema strategico che dovrebbe qualificare l'attività sindacale. Oggi i fondi pensione hanno un patrimonio di oltre 100 miliardi e un flusso di entrata di 15-20 miliardi l'anno. Somme enormi che, oggi, sono prevalentemente investite nel debito pubblico - in larga parte di altri Paesi - e non nell'economia reale. Siamo favorevoli ad un ri-orientamento con investimenti mirati". Per Baretta, "fondi pensione, privatizzazioni, public company e azionariato sono un tema straordinario di possibile cambiamento dell'economia italiana".

Al centro del dibattito anche le pensioni, sulle quali Baretta ha dichiarato "Tornare indietro sulla riforma, che è la più rigorosa d'Europa, è complicato. Ma potremmo introdurre la flessibilità in uscita, una soluzione che risolverebbe in parte il problema degli esodati e della cassa integrazione in deroga".
Lorenzon è tornato poi alla necessità di un rapporto nuovo e più sinergico con il mondo degli industriali.

"Con l'insediamento della nuova Presidente di Unindustria Treviso, Maria Cristina Piovesana, da parte nostra ci sarà l'impegno a passare da un confronto di carattere contrattuale e rivendicativo ad un confronto più collaborativo. Dobbiamo fare questo salto di qualità ed è quello che chiediamo anche alla nuova Presidente degli industriali trevigiani. - conclude Franco Lorenzon -. Mi aspetto davvero che si possa portare a compimento un percorso di welfare territoriale attraverso il quale le medio-piccole aziende del territorio si riconoscano come risorsa per le comunità, attraverso l'erogazione di nuove prestazioni quali buoni pasto, la cura dei non autosufficienti e l'accesso ai libri di testo. Tutto questo a partire dai propri dipendenti, estendendolo poi alle loro famiglie, ai giovani, agli anziani delle nostre comunità. Le grandi aziende già sperimentano queste prestazioni, l'obiettivo che ci poniamo è estenderle alle piccole realtà imprenditoriali, che devono iniziare ad investire, a radicarsi sul territorio per essere così legittimate e riconosciute come bene collettivo e non bene privato".

Nella sua conclusione invece il Sottosegretario all'Economia e Finanze Baretta ha sottolineato: "La Cisl è un sindacato riformista ma, come per la politica, non basta. Insieme agli altri sindacati e alle associazioni di categoria deve interrogarsi sulla crisi di rappresentanza che stanno vivendo tutti".

Treviso, 20 giugno 2014

Cisl Belluno Treviso
Ufficio Stampa