4/07/2014

Pubbligo impiego: mobilitazione unitaria lunedì 7 luglio

"Cambiamo i servizi alle comunità in cinque mosse"

Lunedì 7 luglio mobilitazione nazionale promossa unitariamente dalle categorie della funzione pubblica Cgil Cisl e Uil

Fabio Zuglian, Segretario Generale Cisl FP Belluno Treviso: "E' una sfida ma allo stesso tempo una proposta concreta al Governo e alle Amministrazioni locali, per riprogettare insieme i servizi e riaffermarne la centralità"

A Belluno la mobilitazione si svolgerà lunedi 7 luglio, dalle ore 10.30 alle ore 12.00 di fronte alla Prefettura, in Piazza Duomo, a Treviso dalle 8.30 alle 10.00 di fronte alla Prefettura, in Piazza dei Signori

Treviso/Belluno - Cinque proposte concrete quelle che le categorie della funzione pubblica di Cgil-Cisl-Uil proporranno nella mobilitazione generale di lunedì 7 luglio di fronte a Prefetture e Regioni. Un processo di vera riforma per un cambiamento reale dell'assetto istituzionale e la riprogettazione delle funzioni locali. Tutto con l'obiettivo di valorizzare le competenze professionali e dare servizi sempre più puntuali ed efficienti al territorio e alle comunità locali.

"Non sarà solo una protesta quella di lunedì, ma l'inizio di un percorso virtuoso, speriamo, e di collaborazione con il Governo e con gli Enti Locali per rilanciare la funzione pubblica - afferma Fabio Zuglian, Segretario Generale della Cisl FP Belluno Treviso -. Come rappresentanti dei lavoratori pubblici siamo consapevoli di poter e dover offrire spunti preziosi ad una discussione seria sul cambiamento della pubblica amministrazione, troppo spesso bersaglio di riforme di corto respiro e non strutturali. E' infatti necessario ricostruire il rapporto tra modello amministrativo e tessuto produttivo, per restituire legittimità e prospettiva al lavoro pubblico come produttore di valore e alla P.A. come volano di crescita per cittadini, famiglie e imprese".

In provincia di Treviso i dipendenti degli enti pubblici (esclusa la scuola di cui si occupa un'altra categoria del sindacato) sono circa 15.000, dei quali 3.845 sono interessati dalla riforma sulle autonomie locali, cioè i lavoratori dei 93 Comuni della Marca, dell'Ente Provincia e della Camera di Commercio. In provincia di Belluno invece i dipendenti degli enti pubblici (sempre esclusa la scuola) sono circa 6.000, dei quali 1846 sono interessati dalla riforma delle autonomie locali, cioè i lavoratori dei 69 Comuni del bellunese, delle 10 Unioni Montane, dell'Ente Provincia e della Camera di Commercio.

Cinque le proposte che saranno avanzate e sostenute con la mobilitazione del 7 luglio.

- L'avvio di "cabine di regia" nazionali e locali per la definizione delle funzioni da attribuire a ciascuno livello amministrativo;
- L'applicazione di costi standard e controllo dei livelli essenziali per prestazioni (LEP) per tutte le funzioni fondamentali di Regioni, Province, Comuni e Città metropolitane;
- Norme chiare sui turn-over, in particolare generazionali, con almeno 50mila giovani che possono essere inseriti nel mondo del lavoro pubblico;
- Piani di riorganizzazione in ogni Ente e rilancio della contrattazione integrativa, a partire dalle Camere di Commercio;
- Riaprire il confronto sul rinnovo del ccnl bloccato dal 2010. Va recuperata la funzione organizzativo/sociale del contratto integrativo, valorizzando le specificità territoriali.


"Su questi punti abbiamo costruito una vera e propria piattaforma di proposta al Governo, sulla qualche chiediamo risposte concrete - conclude Zuglian FP Cisl Belluno Treviso - Obiettivo cardine della mobilitazione di lunedì è quello di coinvolgere le istituzioni e la società civile in una nuova stagione di partecipazione e cambiamento in cui il sindacato del lavoro pubblico e i lavoratori degli enti locali siano i reali protagonisti".


Treviso/Belluno, 4 luglio 2014

Cisl Belluno Treviso
Ufficio Stampa