22/09/2014

Meno risorse per Patronati e CAF: a rischio i servizi ai cittadini

Meno risorse per Patronati e CAF
A rischio i servizi ai cittadini
Gazebo al mercato di Treviso martedì 23 settembre

Lorenzon: "Il Governo deve tutelare i cittadini dagli interessi privati, che vogliono cancellare la gratuità di questi servizi. In cinque anni raddoppiata l'utenza e le pratiche assolte"


Treviso - A causa dei minori servizi offerti dall'INPS e dall'aumento dell'informatizzazione delle pratiche, l'utenza dei patronati negli ultimi anni è aumentata del 35%. Nel 2013 sono state 14 milioni le persone assistite, di cui 4 milioni si sono rivolti all'Inas, che ha aperto 2 milioni e mezzo di pratiche. I patronati quindi, grazie alla loro attività, garantiscono alla pubblica amministrazione un risparmio annuo di circa 600 milioni di euro. Solo in Veneto nel 2013 le pratiche di assistenza avviate dai patronati Inas, hanno superato quota 180mila, il 18% in più rispetto al 2012.

Chi dipinge i patronati come i bancomat dei sindacati, non ha compreso il vero ruolo di questo servizio. Un servizio costantemente minacciato da lobbies che vorrebbero il taglio del fondo patronati, con la scusa di ridurre gli sprechi. L'unica cosa tagliata, invece, sarebbero le tutele dei cittadini. I bisogni delle persone rischiano cioè di diventare un affare per commercialisti e consulenti del lavoro ai quali ci si dovrebbe rivolgere, pagando per i servizi che i patronati oggi offrono gratis.

Di seguito i numeri relativi ai servizi offerti dal patronato Inas Cisl Treviso, nelle 7 zone di riferimento nella provincia di Treviso, dove sono impiegati 14 operatori:

                                    2009   2010   2011   2012   2013   2014 fino 03/9/14

Totale aperture              11926  15301  19830  22098  25814  18658

Pensioni
Anzianità e vecchiaia      1741    1593   934      929      883      659

Pensioni reversibilità       640      576    556      622      565      428

Disocc. e mobilità           1192    1681   4745    6921    7747    5273

Danni da lavoro              390      399    352      395      414      376

Invalidità civile               526      2043  2286     2281    2465    1611

Permessi di soggiorno     2127    2767  2934     3069    2064     1350

Il numero di aperture delle pratiche è progressivamente aumentato in corrispondenza dell'obbligo di invio telematico delle pratiche all'inps (dal 2013 obbligo anche per INPDAP e INAIL dal 2012), passando dalle 11.926 del 2009 alle 25.814 del 2013 (dato in linea con il 2014 quando al 3 settembre siamo a 18.658) con un totale di 14.138 pratiche elaborate e chiuse nel 2013 e già 9.697 al 1 settembre 2014.

Le pratiche per pensioni di anzianità e di vecchiaia sono drasticamente diminuite per tutte le modifiche normative che hanno prolungato le decorrenze delle stesse, le pensioni di reversibilità mantengono invece un trend costante.

Le domande di disoccupazione e di mobilità hanno registrato un picco di aumenti tra il 2011 e 2012, rientrato tra il 2012 e 2013 per effetto dell'inserimento della mini Aspi (al posto della disoccupazione a requisiti ridotti) poi definitivamente eliminata nel 2013.

Le domande di danni da lavoro che includono denunce di malattia professionale e infortuni, aumentano anche in proporzione al numero di disoccupati. Un soggetto che lavora difficilmente presenta una denuncia di malattia professionale, lo fa nel momento in cui non ha più contatti con l'azienda dove ha contratto la malattia stessa.

Le richieste di invalidità civile hanno registrato un aumento netto dal 2010, quando è entrato in vigore l'obbligo di invio telematico delle domande (passando da 526 a 2043) per poi mantenere un andamento pressoché costante.

Nel 2008 il patronato ha iniziato a rilasciare i rinnovi del permesso di soggiorno (autorizzati dal Ministero) aumentando di anno in anno il numero di pratiche assolte. Nel 2013 e 2014 le richieste sono in diminuzione, questo perché la maggior parte delle persone straniere è residente in Italia da più di 5 anni, passando quindi alla carta di soggiorno, che si rinnova ogni 5 anni con la modifica del passaporto o con la nascita di un figlio. I rinnovi per attesa di occupazione trascorso l'anno non sono più rinnovabili, pertanto molti stranieri sono costretti ad uscire dal territorio italiano.

"Difendere i cittadini spiegando che c'è qualcuno che può tutelare i loro diritti, è questo l'obiettivo dell'operazione consapevolezza, che come patronato Inas Cisl ci vedrà presenti con un gazebo al mercato di Treviso, martedì 23 settembre - ha dichiarato Michela Fuser responsabile INAS Cisl Treviso - Questo per incontrare la gente nei luoghi di ritrovo più frequentati e spiegare che cosa è e come opera un patronato. Fare chiarezza su un organismo previsto dalla Costituzione, che assiste gratuitamente le persone in materia previdenziale e socio assistenziale, su malattie e infortuni sul lavoro, per i permessi di soggiorno e per molte altre questioni burocratiche della vita di tutti i giorni, è fondamentale. Lo è ancora di più oggi, di fronte all'Inps che, anche a causa della riduzione del proprio personale, ha chiuso molti sportelli al pubblico e ha affidato la gestione delle domande ad un sistema telematico. Senza il patronato i cittadini si sarebbero ritrovati soli di fronte a procedure estremamente complesse, spesso incomprensibili".

Negli ultimi anni i trasferimenti statali per i costi sostenuti dai CAF sono diminuiti del 25%. Nel 2013 l'Agenzie delle entrate e INPS hanno erogato complessivamente ai CAF circa 416 milioni di euro, per circa 29 milioni di prestazioni assolte (dato nazionale), con una media di 13,97 Euro a pratica, contro i 727 milioni di euro di costi sostenuti dai Caf stessi, per una media di 24,39 euro a pratica. La pubblica amministrazione ha così realizzato un risparmio di circa 310 milioni di euro, senza calcolare il costo della gestione diretta del servizio. L'introduzione del Modello 730 precompilato e il pagamento degli eventuali errori, ad intero carico dei CAF, fa emergere grandi perplessità, soprattutto nella capacità di sostenere tale onere.

Nel 2013 il CAF Cisl di Treviso ha elaborato 96.182 pratiche, al 25 Luglio 2014 sono già 87.698, prospettando per il 2014 il superamento delle 100 mila pratiche evase dal Caf Cisl di Treviso. (GUARDA LA TABELLA COMPLETA)

"Il continuo aumento di assistenza per l'elaborazione dei 730 evidenzia l'assoluta fiducia riposta nei CAF da parte degli utenti. - ha affermato Giuseppe Collatuzzo, responsabile CAF Cisl Belluno Treviso - In 9 anni le dichiarazioni dei redditi elaborate sono aumentate del 25%, passando dalle 44 mila circa del 2005, alle 53 mila circa dello scorso anno. Registriamo un calo fisiologico dei modelli UNICO, in parte confluito nel modello 730, in parte per la possibilità di trasmissione telematica entro il 30 Settembre, rilevando quindi un dato ancora parziale. Dichiarazioni RED e modelli ISEE, sono pratiche in itinere, e in prospettiva notiamo un aumento di circa il 6-7% rispetto alle elaborazione del 2013. Allo stato attuale è chiaro che il servizio è indispensabile e lo sarà anche con il modello precompilato che il Governo Renzi ha previsto dal prossimo anno."

"Bisogna fare grande attenzione alle illusioni ottiche, semplificazione infatti non sempre corrisponde a semplicità o facilità di accesso ai servizi. - afferma Franco Lorenzon Segretario Generale Cisl Belluno Treviso - La semplificazione deve sempre essere intesa come miglior servizio al cittadino, cosa che oggigiorno non si riscontra. Per semplificare non basta digitalizzare i servizi, mettendo in rete i documenti necessari. L'utente, come sottolineano i nostri operatori, ha ancora bisogno di un intermediario. Tagliare i finanziamenti a Caf e Patronati potrebbe compromettere la qualità dei servizi erogati, aumentando i costi per i cittadini che comunque, nonostante l'informatizzazione delle pratiche, avranno la necessità di un affiancamento per la verifica dei dati inseriti e per il controllo della regolarità nella trasmissione della pratica."


Treviso, 22 settembre 2014

Cisl Belluno Treviso
Ufficio Stampa