26/09/2014

L'attività del Caf e del Patronato Inas a Belluno

Belluno - 11.569 pratiche aperte dal patronato Inas di Belluno nel 2013 contro le 7.704 del 2009. E' uno dei dati illustrati venerdì 26 settembre nel corso della conferenza stampa svoltasi nella sede Cisl bellunese e avente per oggetto l'attività del Caf e del patronato Inas della Cisl Belluno Treviso. In un momento in cui si minacciano tagli al fondo patronati, con la scusa di ridurre gli sprechi, la Cisl, numeri alla mano, spiega nel dettaglio l'attività svolta da Caf e Inas sul territorio.

Questi i dati relativi ai servizi offerti dal patronato INAS CISL di Belluno, nelle 4 zone sono impiegati 6 operatori:


                                            2009      2010      2011      2012       2013     2014 FINO AL 31.08.2014

Totale aperture                      7.704     7.526     9.043    10.356    11.569   7.450
Pensioni Anziannità vecchiaia  610        494        284       470        374        232
Pensioni reversibilità              250        224        193       210         255       141
Disocc e Mobilità                    2.485     2.410     3.479    3.872      4.388    2.212
Danni da lavoro                     89          109        82        150         176       87
Invalidità Civile                      143        328        640      950         959       659
Permessi soggiorno                808        1.150     1.288   1.142       913       477


Il numero di aperture delle pratiche è progressivamente aumentato in corrispondenza dell'obbligo di invio telematico delle pratiche all'inps (dal 2013 obbligo anche per INPDAP e INAIL dal 2012),
passando dalle 7.704 pratiche del 2009 alle 11.569 del 2013 con un aumento del 50% che sui dati della disoccupazione segna un +75% passando dalle 2.485 pratiche del 2009 alle 4.388 del 2013. Il dato al 31 Agosto 2014 registra già 7.450 pratiche aperte, prevedendo quindi di superare le 12 mila entro la fine dell'anno.

Le pratiche per pensioni di anzianità e di vecchiaia sono drasticamente diminuite per tutte le modifiche normative che hanno prolungato le decorrenze delle stesse, le pensioni di reversibilità mantengono invece un trend costante.

Nel 2008 il patronato ha iniziato a rilasciare i rinnovi del permesso di soggiorno (autorizzati dal Ministero) aumentando di anno in anno il numero di pratiche assolte. Nel 2013 e 2014 le richieste sono in diminuzione, questo perché la maggior parte delle persone straniere è residente in Italia da più di 5 anni, passando quindi alla carta di soggiorno, che si rinnova ogni 5 anni con la modifica del passaporto o con la nascita di un figlio. I rinnovi per attesa di occupazione trascorso l'anno non sono più rinnovabili, pertanto molti stranieri sono costretti ad uscire dal territorio italiano.

"Senza il servizio gratuito offerto dai patronati i cittadini si troverebbero a richiedere consulenze e servizi a pagamento arricchendo le tasche di consulenti e commercialisti - afferma Stefano Gris, responsabile Inas Cisl Belluno -. In questa ottica dove si colloca la tutela dei diritti del cittadino? Colpire il patronato significa colpire il cittadino che ha tutti i diritti di essere seguito da un intermediario competente nella compilazione e gestione di pratiche spesso molto complesse."

Negli ultimi anni i trasferimenti statali per i costi sostenuti dai CAF sono diminuiti del 25%. Nel 2013 l'Agenzie delle entrate e INPS hanno erogato complessivamente ai CAF circa 416 milioni di euro, per circa 29 milioni di prestazioni assolte (dato nazionale), con una media di 13,97 Euro a pratica, contro i 727 milioni di euro di costi sostenuti dai Caf stessi, per una media di 24,39 euro a pratica. La pubblica amministrazione ha così realizzato un risparmio di circa 310 milioni di euro, senza calcolare il costo della gestione diretta del servizio. L'introduzione del Modello 730 precompilato e il pagamento degli eventuali errori, ad intero carico dei CAF, fa emergere grandi perplessità, soprattutto nella capacità di sostenere tale onere.

"Il continuo aumento di assistenza per l'elaborazione dei 730 evidenzia l'assoluta fiducia riposta nei CAF da parte degli utenti. - ha affermato Giuseppe Collatuzzo, responsabile CAF Cisl Belluno Treviso - In 4 anni le dichiarazioni dei redditi elaborate sono aumentate di circa il 10%, passando dalle 14.478 del 2010, alle 15.779 del 2014. Registriamo un calo fisiologico dei modelli UNICO, in parte confluito nel modello 730, in parte per la possibilità di trasmissione telematica entro il 30 Settembre, rilevando quindi un dato ancora parziale. Dichiarazioni RED e modelli ISEE, sono pratiche in itinere, e in prospettiva notiamo un aumento di circa il 6-7% rispetto alle elaborazione del 2013. Allo stato attuale è chiaro che il servizio è indispensabile e lo sarà anche con il modello precompilato che il Governo Renzi ha previsto dal prossimo anno."

"Noi siamo per semplificare la vita al cittadino, accompagnarlo e supportarlo nella consulenza fiscale e previdenziale: anche questo è un ruolo che compete al Sindacato - afferma Anna Orsini Segretario Generale aggiunto Cisl Belluno Treviso -. Minore burocrazia non significa solo digitalizzare i servizi, mettendo in rete i documenti necessari. L'utente, come sottolineano i nostri operatori, ha ancora bisogno di un intermediario."

"Tagliare i finanziamenti a Caf e Patronati potrebbe compromettere la qualità dei servizi erogati, aumentando i costi per i cittadini. - afferma Rudy Roffaré della Segreteria Cisl Belluno Treviso - Nonostante l'informatizzazione delle pratiche, il cittadino avrà la necessità di un affiancamento per la verifica dei dati inseriti e per il controllo della regolarità nella trasmissione della pratica."


Belluno, 26 settembre 2014

Cisl Belluno Treviso
Ufficio Stampa