4/10/2014

Iniziativa lodevole quella di Unindustria Treviso, ma non chiamiamolo "welfare aziendale"

Iniziativa lodevole quella di Unindustria Treviso, ma non chiamiamolo "welfare aziendale"

Treviso - Unindustria Treviso nei giorni scorsi ha lanciato alcuni servizi per il welfare aziendale: carrello della spesa, prestazioni sanitarie e assistenziali con vantaggi fiscali e contributivi, presentando così un nuovo servizio associativo volto ad agevolare le aziende nell'offrire ai propri collaboratori beni e prestazioni.

"Un'iniziativa positiva e intelligente - commenta Franco Lorenzon, Segretario generale della Cisl Belluno Treviso -, lodevole per certi aspetti, che prende le mosse da un assunto semplice ed incontrovertibile: proviamo a ridurre il peso del fisco utilizzando tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione. Cominciando da quel 'carrello della spesa' che tanta fortuna ha avuto dopo che Luxottica ne ha fatto una specie di ‘brand'".

"In realtà - prosegue Lorenzon - si tratta di un'operazione a metà strada tra il ‘gruppo di acquisto' e il ‘marketing associativo'. Da una parte - centralizzando la contrattazione dell'acquisto di beni e prestazioni - si risparmia sui costi e dall'altro - assegnando all'Associazione il compito di raccordo e di servizio - se ne promuove il gradimento verso gli associati. Fin qui, nessuna obiezione. Non chiamiamolo però welfare aziendale, perché questo è un'altra cosa. E la confusione linguistica - anche se potrebbe sembrare secondaria - finisce con l'assumere una rilevanza decisiva".

"Il termine welfare - sottolinea Lorenzon - ha un significato e una storia che non possono essere stravolti. Esso infatti affonda le sue radici non tanto sulle prestazioni offerte (che possono variare nel tempo), quanto sulle relazioni di solidarietà che promuove, soprattutto a favore dei più deboli. Non è un 'fai da te' finalizzato solo a spendere meno, ma l'organizzazione dei bisogni dei lavoratori (e dei cittadini) in funzione di un loro maggior benessere individuale e collettivo. In altre parole il welfare è un progetto che va costruito con una strategia di lungo respiro, volta a far emergere e governare le domande e i bisogni dei lavoratori, per raggiungere obiettivi di coesione sociale, di giustizia e di solidarietà".

Per esempio, oggi ritengo necessario orientare le prestazioni di welfare a favore dei giovani e delle famiglie. Dare prestazioni indiscriminate a tutti senza avere un'idea guida, potrebbe portare ad esiti indesiderati, magari usando male o sprecando le risorse disponibili.

"Per queste ragioni - conclude Lorenzon -, definisco la scelta di Unindustria un tassello iniziale di un percorso ben più ampio, soprattutto continuo ad essere dell'idea che un nuovo welfare territoriale non possa che derivare da un costruttivo confronto e dalla negoziazione tra le parti sociali, magari interloquendo anche con le Istituzioni locali. Ed è questa la strada che continuo a chiedere con forza alla Presidente Piovesana e ai rappresentanti di Unindustria di Treviso".


Treviso, 4 ottobre 2014

Cisl Belluno Treviso
Ufficio Stampa