6/10/2014

Servizio mensa dell'Ulss 1 esternalizzato: Ser.Sa e Azienda Sanitaria possono fornire il servizio con una collaborazione interna efficace

Servizio mensa dell'Usl 1 esternalizzato: Ser.Sa e Azienda Sanitaria possono fornire il servizio con una collaborazione interna efficace

Belluno - La FP Cisl Belluno Treviso ritiene opportuno avanzare alcune precisazioni in merito all'articolo uscito nei giorni scorsi sulla stampa locale, relativo alla paventata ipotesi di esternalizzazione del servizio mensa, avanzata dalla Direzione Amministrativa dell'Ulss 1, che starebbe lavorando ad un progetto per appaltare ad una ditta privata il servizio ora gestito internamente alla cucina dell'Ospedale di Belluno.

Va ricordato anzitutto che l'Azienda ULSS 1 è una tra le poche Aziende Ospedaliere del Veneto ad avere ancora una gestione diretta del servizio mensa, con l'utilizzo della cucina interna all'Ospedale di Belluno, servizio questo che si è sempre contraddistinto per l'elevata qualità.

Secondo la FP, la possibilità di proseguire con una gestione diretta non deriva da esigenze di carattere economico (tant'è che il costo pasto è assolutamente in linea con la media regionale), ma è la conseguenza del blocco dei turn-over, che non ha consentito la sostituzione dei cuochi pensionati negli ultimi anni.

Per motivazioni riconducibili al blocco delle assunzioni, anche la casa di riposo "Ser.Sa" di Cavarzano, che dista qualche chilometro dall'Ospedale, potrebbe non essere più in grado di gestire direttamente la cucina al punto di dover ricorrere anche in questo caso ad una esternalizzazione del servizio.

Pleonastico ricordare che le Aziende private potenzialmente interessate alla gestione di questi servizi, devono avere un margine di guadagno in genere quantificabile in una percentuale vicina al 10%.

"Con la piena consapevolezza che sia l'ospedale che la casa di riposo sarebbero inevitabilmente dovute ricorrere ad esternalizzazioni, tempo fa era stato ipotizzato di proporre una collaborazione trasversale. - afferma Fabio Zuglian Segretario FP Cisl Belluno Treviso - L'ipotesi di collaborazione prevedeva che La Ser.Sa avrebbe messo a disposizione il proprio personale (9 tra cuochi e operatori che si sarebbero aggiunti ai 27 già in servizio in Ospedale di Belluno) mentre l'Usl avrebbe messo a disposizione il proprio spazio cucine. Questo nuovo assetto, attraverso una gestione diretta, avrebbe garantito la preparazione di 500 mila pasti/anno (340 mila per l'Usl 1 e 160 mila per la Casa di riposo) ad un prezzo assolutamente competitivo in linea col costo medio regionale, oltre ad un consistente risparmio economico stimato in circa 150 mila euro/anno."

FP Cisl ritiene incomprensibile il motivo per cui la Regione, attraverso la commissione competente (CRITE), non abbia espresso il necessario parere favorevole.

"E' questo il motivo per cui chiediamo che, da una parte l'Azienda Sanitaria insista nel ripresentare il progetto debitamente circostanziato e dall'altra la Regione lo possa rivalutare considerandolo per le reali potenzialità - conclude Fabio Zuglian - Le ricadute positive sono evidenti, sia in relazione alla qualità del prodotto offerto che alla valorizzazione dell'esperienza dei lavoratori che da tanti anni operano con grande professionalità e dedizione."


Belluno, 6 ottobre 2014

Cisl Belluno Treviso
Ufficio Stampa