15/10/2014

I segretari provinciali della Funzione Pubblica promuovono con un video la manifestazione dell'8 novembre a Roma

I segretari provinciali della Funzione Pubblica promuovono con un video la manifestazione dell'8 novembre a Roma

La "rivoluzione del buon senso" si fa con la partecipazione

Parte la mobilitazione di Cgil, Cisl e Uil a sostegno del lavoro e dei servizi pubblici

Treviso - In preparazione alla manifestazione romana dell'8 novembre i Sindacati territoriali della Funzione Pubblica hanno previsto per il 15 e 16 ottobre una serie di attivi degli rsu e dei delegati sindacali della Funzione Pubblica Cgil Cisl e Uil. Mercoledì 15 ottobre si incontreranno i rappresentanti degli enti locali, dello Stato e paraStato, mentre giovedì 16 toccherà ai delegati di sanità e IPAB. Scopo di questi incontri unitari è stimolare i delegati stessi a un'azione capillare di sensibilizzazione all'interno dei vari posti di lavoro, attraverso una raccolta firme e la distribuzione di materiale informativo.

Lavoratori del pubblico impiego mobilitati contro l'annunciato (e disatteso) investimento straordinario nella Pubblica Amministrazione, che tanto il Governo aveva sbandierato. Obiettivo di quella che era già stata ribattezzata "la rivoluzione del buon senso" era consegnare al Paese un sistema di servizi pubblici più efficiente, veloce, meno costoso ed equo.

A distanza di qualche mese, preso atto di provvedimenti assunti a colpo di decreto legge, i Sindacati denunciano l'immobilismo di Roma. Nulla di quanto non sia già stato scritto, nulla di diverso dagli interventi che hanno determinato la situazione di crisi che vive il Paese, nessun elemento di discontinuità con le politiche che hanno agito nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni tagliando risorse, servizi, occupazione e retribuzioni.

Di fronte all'incapacità dimostrata dai Governi nel saper programmare politiche pubbliche, le rappresentanze sindacali fanno notare come invece si insista nello scaricare le responsabilità dei fallimenti sul Sindacato e sui lavoratori che notoriamente non stanno in Parlamento, hanno le retribuzioni bloccate da cinque anni e si sono visti sottrarre dalla contrattazione materie che attengono all'organizzazione dei servizi e degli uffici.

Per questi motivi, assieme alle Rappresentanze Sindacali Unitarie, Cgil, Cisl e Uil iniziano un percorso di mobilitazione che culminerà nella manifestazione a Roma sabato 8 novembre.

"Queste iniziative sul territorio sono finalizzate a stimolare la partecipazione attiva dei lavoratori pubblici, perché solo attraverso il loro protagonismo sarà possibile scuotere l'inerzia della politica centrale - affermano i segretari di categoria Ivan Bernini (Cgil) Fabio Zuglian (Cisl) e Umberto Pinton (Uil), che con un video promuovono anche online l'adesione - contiamo con questa mobilitazione di massa di portare a Roma, alla manifestazione dell'8 novembre, almeno 500 lavoratori in rappresentanza della provincia di Treviso."

Per vedere il videomessaggio clicca su:
https://www.youtube.com/watch?v=ZicPn8JayTI&list=UU6p5T2gGA1l7gVviGq7m-_A

Treviso, 15 ottobre 2014

Uffici Stampa