17/11/2014

Tagli ai Patronati, nella Giornata di mobilitazione raccolte più di 1.500 firme a Treviso e 1.000 a Belluno e Feltre

Continua la campagna di sottoscrizione delle Organizzazioni Sindacali e dei Patronati della Marca e della provincia di Belluno

Tagli ai Patronati,  a Treviso raccolte più di 1.500 firme sabato 15 novembre, Giornata di mobilitazione
Mille firme in poche ore anche nei presidi di Feltre e Belluno

In pochi giorni quasi 12 mila i cittadini che hanno sottoscritto la petizione nella Marca e 6.000 nel bellunese

Treviso - Non si ferma la protesta dei Patronati contro i tagli delle risorse contenuti nella Legge di Stabilità. Per iniziativa dei Patronati Inca Cgil, Inas Cisl, Ital Uil e Acli, dal 29 ottobre è stata avviata la raccolta delle firme di adesione alla petizione "No ai tagli ai patronati", a cui hanno già aderito più di 12.000 cittadine e cittadini della Marca e più di 6.000 in provincia di Belluno, per protestare contro una misura che, se confermata, cancellerà il diritto di ogni persona ad avere l'assistenza previdenziale e socio-assistenziale gratuita garantita da questi Istituti. La protesta, che sta ricevendo anche attestati di solidarietà da parte di Istituzioni ed esponenti politici locali, continuerà finché il Governo non si impegnerà a cancellare la norma che prevede una riduzione di 150 milioni di euro del Fondo Patronati, pari a circa il 35% delle risorse complessive ad esso destinate.

Per questa ragione, anche el trevigiano e nel bellunese la mobilitazione promossa dalle Organizzazioni Sindacali CGIL, CISL e UIL insieme ai Patronati Inas, Inca, Ital e Acli proseguirà per tutto l'iter parlamentare di approvazione della Legge di Stabilità. A Treviso, dopo la tappa in Prefettura lo scorso giovedì, l'invio di una lettera diretta ai Primi Cittadini al fine di coinvolgere le Istituzioni locali, il presidio di raccolta firme di fronte alla sede INPS di giovedi mattina, sabato 15 novembre si è svolta la giornata nazionale di protesta, con iniziative unitarie. Con l'intento di sensibilizzare l'opinione pubblica su una questione vitale per il rispetto dei diritti costituzionalmente garantiti sono stati organizzati due presidi in città a Treviso (a Porta San Tommaso e sotto la Loggia dei 300), un gazebo di fronte al centro commerciale Conè di Conegliano e un altro ai Giardini del Sole di Castelfranco Veneto, dove in tutto sono state raccolte più di 1.500 firme, che si aggiungono alle oltre 10 mila già raccolte nei giorni scorsi.

"Se approvata così com'è, la sottrazione delle risorse al Fondo - ribadiscono con forza i responsabili di Inca Cgil, Inas Cisl, Ital Uil congiuntamente ai segretari delle Organizzazioni Sindacali trevigiane Giacomo Vendrame, Franco Lorenzon e Carlo Viel - si tradurrebbe in un'altra tassa occulta ai danni delle persone socialmente più deboli costrette, dietro pagamento, a rivolgersi al mercato selvaggio di sedicenti consulenti, che operano senza alcun controllo e senza regole. Infatti, mentre i lavoratori e le lavoratrici dipendenti continueranno a pagare integralmente i contributi previdenziali all'Inps, lo Stato incamererà la quota oggi destinata alla tutela gratuita per destinarla ad altri scopi non precisati. Il Governo, quindi, finirà per appropriarsi di soldi che sono dei lavoratori senza specificarne l'utilizzo."

"Una beffa - concludono i Segretari Generali CGIL, CISL e UIL di Treviso - a cui si aggiunge un danno economico serio che aggraverà le già precarie condizioni di coloro che pagano con la disoccupazione e la povertà le conseguenze di una crisi gravissima".

Nel bellunese, sono stati organizzati due presidi: uno in piazza dei Martiri a Belluno e l'altro di fronte alla stazione ferroviaria di Feltre, dove in poche ore sono state raccolte più di 1.000 firme, per un totale di 6.000 firme raccolte in pochi giorni.

Treviso, 17 novembre 2014

Uffici Stampa