2/01/2015

Ulss 1 di Belluno, il 31 dicembre è scaduta la polizza per "colpa grave": la FP Cisl Belluno Treviso mette in allerta i 2.360 dipendenti

Il 31 dicembre è scaduta la polizza per "colpa grave"
La FP Cisl Belluno Treviso mette in allerta i 2.360 dipendenti dell'Ulss 1 di Belluno

Fabio Zuglian, Segretario Generale FP Cisl Belluno Treviso: "Necessario che i dipendenti pubblici, in particolare del comparto sanità, si dotino di una copertura assicurativa"

Attivato un punto informativo negli ospedali di Belluno, Pieve di Cadore e Agordo

Belluno - 2.360 dipendenti dell'Ulss 1 di Belluno, 2.000 lavoratori del comparto e 360 della dirigenza dovranno stipulare autonomamente una polizza assicurativa per tutelarsi dall'eventuale "colpa grave". E' scaduta infatti il 31 dicembre scorso la Polizza di Responsabilità Civile, valida per l'esclusione dell'esercizio di rivalsa per colpa grave, che a suo tempo hanno sottoscritto.

"Responsabilità civile per colpa grave". Il testo unico del pubblico impiego del 1957 definisce un profilo di responsabilità professionale per effetto del quale il dipendente pubblico è chiamato a rispondere con il proprio patrimonio perché direttamente responsabile per quello che è definito "danno ingiusto", cioè l'aver danneggiato un soggetto terzo con una responsabilità per dolo o per colpa grave.

L'organismo titolato a valutare se il danno causato è stato commesso per dolo o colpa grave è la Corte dei Conti la quale valuta le singole responsabilità e pone a carico tutto il danno accertato o parte di esso.

"Entriamo nel merito e facciamo un esempio: nel caso in cui un paziente reclami di aver subito un danno dalla Sanità Pubblica potrà fare una richiesta di risarcimento che, in prima battuta, sarà l'azienda stessa a risarcire - spiega Fabio Zuglian, Segretario Generale della FP Cisl Belluno Treviso -. Il dipendente quindi non avrà mai un rapporto risarcitorio diretto con il danneggiato, ma potrà solamente subire l'eventuale rivalsa da parte dell'ente di appartenenza solo in caso di condanna per colpa grave da parte della Corte dei Conti".

Tutte le ULSS del Veneto, adeguandosi alle disposizioni regionali, hanno adottato un modello assicurativo che prevede che i risarcimenti al di sotto dei 500 mila euro (che rappresentano il 98% della casistica) dovranno essere sostenuti dai bilanci delle aziende. Questo potrebbe far sì che il dipendente, a seguito della rivalsa nei suoi confronti da parte dell'azienda, sia chiamato a rispondere con il proprio patrimonio ma soprattutto che ne venga a conoscenza non al momento della denuncia dell'utente, ma solo nel momento in cui verrà contattato direttamente dalla Corte dei Conti, cosa che può verificarsi anche diversi anni dopo.

"Ecco quindi perché è opportuno, oggi più che mai, che tutti i dipendenti pubblici, e in particolare quelli del comparto sanità, si dotino di una copertura assicurativa - prosegue Zuglian -. Il consiglio che ci sentiamo di dare, come sindacato della funzione pubblica, è di provvedere in tempi brevi ad alla sottoscrizione di una polizza assicurativa. FP Cisl in questi giorni, e fino al 30 gennaio prossimo, ha attivato un recapito presso gli ospedali di Belluno, Pieve di Cadore e Agordo, per dare tutte le informazioni del caso e soprattutto valutare attentamente le condizioni delle eventuali polizze proposte. Sarebbe opportuno infatti - conclude Zuglian - attivare una copertura retroattiva, per almeno 8-9 anni, con una clausola postuma in caso di pensionamento, che offra quindi garanzie sufficienti per chi, come nel caso degli operatori della sanità, sono maggiormente esposti al rischio di denuncia".

Belluno, 2 gennaio 2015

Cisl Belluno Treviso
Ufficio Stampa