19/01/2015

Verso la ripresa economica? Lorenzon commenta i dati Unioncamere e Ministero del Lavoro

Verso la ripresa economica?
Lorenzon commenta i dati Unioncamere e Ministero del Lavoro

Treviso - Franco Lorenzon, Segretario Generale della Cisl Belluno Treviso, commenta i dati relativi alla tendenza del mercato del lavoro 2015, presentati nei giorni scorsi da Unioncamere e Ministero del Lavoro su dati del sistema informativo Excelsior. Tali dati fanno emergere come la miglior performance sarà proprio quella trevigiana con un saldo positivo di 1.140 posti di lavoro, grazie a 3.800 nuove assunzioni e 2.660 uscite.

Secondo il Segretario Generale le valutazioni sull'ipotetica ripresa nel 2015 continuano a prendere in considerazione dati congiunturali e dati quantitativi.

Dati congiunturali:
"L'evoluzione del prezzo del petrolio e l'abbassamento del valore dell'euro incoraggiano verso una previsione positiva, d'altra parte dopo i pessimi dati del 2013 e 2014, un'ulteriore discesa rappresenterebbe il collasso dell'economia italiana - afferma Lorenzon -. Un'inversione di tendenza non rappresenta una soluzione stabile ("abbiamo toccato il fondo" e "è la luce in fondo al tunnel"), ma ancora provvisoria. Sono le dinamiche strutturali (di medio/lungo periodo) che sono decisive: se l'economia italiana, soprattutto il settore manifatturiero, saprà ritagliarsi un proprio spazio nella concorrenza globale. Un conto è 'tirare il fiato', un altro è imboccare una strada in discesa o almeno in pianura".

Dati quantitativi:
"Se in questi anni abbiamo perso circa un milione di posti di lavoro, parlare di saldi positivi di qualche migliaia di posti di lavoro non sposta il problema. Non dimentichiamo che assunzioni ce ne sono sempre state anche negli anni più negativi. Purtroppo le cessazioni erano molto più consistenti - prosegue Lorenzon -. Questa situazione oggi non è radicalmente cambiata. D'altra parte i lavoratori che vanno (possono andare) in pensione sono molto più numerosi dei giovani che si affacciano al mercato del lavoro. E questo potrebbe attenuare le tensioni, ma non risolvere il problema. Piuttosto si tratta di vedere se i nuovi posti di lavoro avranno la caratteristica della stabilità (rapporti a tempo indeterminato) o se saranno ancora segnati dalla precarietà".

"Bene, quindi, tutto ciò che inverte la tendenza negativa, ma per cantare vittoria è ancora decisamente presto - prosegue il Segretario Generale Cisl Belluno Treviso -. E' necessaria un'inversione di tendenza nei nostri comportamenti, altrimenti la competizione globale non ci perdonerà. Se c'è nel mondo chi è capace di produrre ciò che produciamo noi, ma a costi ben inferiori, la trasformazione qualitativa del sistema manifatturiero sarà più importante di quella quantitativa - conclude Lorenzon -. Un tempo si misuravano i livelli di crescita (o di stagnazione) attraverso i consumi. Ora questo termometro non dice più molto.
Molto più importante è quello degli investimenti. Se questi (italiani o esteri) torneranno, allora il futuro (anche se non immediato) sarà roseo. Viceversa, anche se subito dovessimo avere una qualche ripresa, si tratterebbe solo un fuoco di paglia".

Treviso, 19 gennaio 2015

Cisl Belluno Treviso
Ufficio Stampa