19/02/2015

La Cisl chiede al Prefetto la convocazione del tavolo sull'immigrazione

La Cisl chiede al Prefetto la convocazione del tavolo sull'immigrazione

Franco Lorenzon: "Nessun Comune da solo può farcela e quegli Amministratori che per vari motivi sono stati più aperti e disponibili, rischiano che la situazione degeneri diventando un problema sociale anche per le loro comunità"


Treviso - Franco Lorenzon, Segretario Generale della Csil Belluno Treviso, questa mattina ha formalmente chiesto al Prefetto di Treviso, Maria Augusta Marrosu, di convocare il Tavolo per l'Immigrazione, istituito qualche anno fa, che da tempo non viene più coinvolto nella gestione degli immigrati e nell'accoglienza profughi.

Le vicende dei profughi che in questi giorni stanno occupando le prime pagine dei giornali locali e nazionali - con particolare riferimento a quanto accaduto in qualche realtà territoriale come nel vittoriese - sono il chiaro segnale che solo con una gestione strutturale e, soprattutto, di rete, si può tentare di uscire da un vicolo cieco che rischia di diventare cronico.

Sono anni che anche le parti sociali sollecitano le istituzioni e i loro rappresentanti ad affrontare questo problema in maniera organica e di lungo periodo, considerando che l'arrivo di profughi, in particolare le persone fuggite da situazioni di guerra, non è più un'emergenza ma è diventato un fattore costante con cui fare i conti.

La crisi economica ha fatto passare in secondo piano il tema dell' immigrazione (cui oggi si somma quello dei profughi) perché non c'era più la forza attrattiva della richiesta di lavoratori da parte delle aziende della provincia, riducendo così il loro flusso nel nostro territorio.

"Avevamo da tempo avvertito che non si trattava di un fenomeno transitorio perché la struttura demografica trevigiana (che somma invecchiamento a denatalità ) e i conflitti nei paesi più poveri dell'area ad est e sud del Mediterraneo, avrebbero riportato il problema delle immigrazioni nel nostro Paese ancora di scottante attualità. - dichiara Franco Lorenzon Segretario Generale Cisl Belluno Treviso - In realtà abbiamo spesso l'abitudine di muoverci solo di fronte all'emergenza e questo ci porta ad essere sempre in ritardo e inadeguati rispetto alla soluzione dei problemi."

"Il paradosso che si determina, è che ora tutti sembrano aver ragione. Chi fugge dalla guerra e dalla fame e chi li deve (vorrebbe/dovrebbe) ospitare. Nessuno però sa come se ne possa uscire, perché l'accoglienza è cosa buona ma anch'essa deve fare i conti con dei limiti oggettivi.
Un atteggiamento che non porta da nessuna parte è quello di procedere in ordine sparso, perché ciascuno vede solo il proprio problema, senza rendersi conto che solo da un approccio comune si può dare qualche concreta risposta o almeno alleviare parte di queste sofferenze. Nessun Comune da solo può farcela - prosegue Lorenzon - e quegli Amministratori che per vari motivi sono stati più aperti e disponibili, rischiano che la situazione degeneri diventando un problema sociale anche per le loro comunità."

"Noi riteniamo che solo un tavolo comune possa, se non risolvere, almeno ridurre gli impatti più devastanti di questa problematica. - afferma il Segretario Cisl - Abbiamo quindi chiesto formalmente al Prefetto di convocare al più presto il tavolo territoriale sull'immigrazione, attorno al quale siedono i Comuni, le associazioni e gli enti che a vario titolo si occupano del problema. Un tavolo che in passato è stato utile , sia pur senza fare miracoli, perché ha permesso ai vari soggetti di confrontarsi, di coordinare i loro interventi e di assumersi reciprocamente delle responsabilità."

"Consideriamo, infine, che i fenomeni di fame e di guerra nei Paesi del Sud Mediterraneo non sono certo destinati a ridursi, bensì ad aggravarsi - conclude Franco Lorenzon - Dobbiamo pertanto evitare che, affrontando il fenomeno, si perdano di vista le priorità, mettendo sotto accusa le istituzioni, lasciando insoddisfatta la popolazione e facendo pagare il conto più salato a qualche povero disgraziato."