11/03/2015

Camiceria italiana (Ex Carrel): sindacati convocano i 70 dipendenti in assemblea

Camiceria italiana (Ex Carrel): sindacati convocano i 70 dipendenti in assemblea

Riappropriarsi del marchio Carrel e rilanciare la competitività dell'azienda per renderla appetibile ad un acquirente è l'obiettivo di Femca Cisl e Filctem Cgil

Treviso - Si è svolta in mattinata l'assemblea con i 70 lavoratori della Camiceria Italiana ( ex Carrel SpA) di Crocetta del Montello, fortemente voluta dai sindacati per fare il punto sulla delicata vicenda in corso.
Fulcro dell'incontro la discussione della lettera, inviata a tutti i dipendenti, dai Commissari Giudiziali Andrea Frattini e Luca Caloni del Tribunale di Arezzo dove è in corso la procedura di concordato liquidatorio per la società stessa.

La lettera, rivolta ai creditori privilegiati quali sono i lavoratori, presenta il piano di realizzazione dell'attivo da ripartire fra i creditori. Di fronte a circa 258 mila euro di crediti da clienti, il piano presentato prevede "la realizzazione con assoluta certezza" di almeno 100mila euro di rientro.
Per quanto riguarda i crediti verso Del Siena Group (inseriti in un altro concordato) è previsto il recupero totale dell'importo dovuto.

Il piano prevede poi la vendita del capannone industriale, per un valore di 3 milioni e 400mila euro, di certa realizzazione anche in questo caso, considerando (riporta la lettera) la ripresa economica in atto.

"La cosa che rileviamo e sottolineiamo con forza è che questo piano di concordato ruota quasi esclusivamente attorno alla vendita dell'immobile, cosa che ci sembra alquanto fragile e di difficile realizzazione nei tempi e nel valore economico espresso dalla proprietà - dichiarano Gianni Boato FEMCA Cisl e Wilma Campaner FILCTEM Cigl - Noi riteniamo che l'unica vera soluzione sia riappropriarsi del marchio Carrel SpA, per rendere nuovamente appetibile l'azienda di Crocetta del Montello, spogliata illegittimamente della sua identità e privata delle sue vere potenzialità."

"L'unica via da percorrere, secondo noi, è quella del fallimento. Solo così - proseguono Boato e Campaner - si potrà richiedere al Giudice la revocatoria del marchio Carrel che, abbinato all'alta professionalità delle lavoratrici, riconosciuta a livello internazionale, potrà essere nuovamente appetibile per un acquirente che, solo allora, avrebbe di fronte un'azienda nuovamente competitiva. Diversamente - affermano con forza i sindacati - ci troviamo di fronte ad un capannone vuoto come molti altri nel nostro territorio."

 

Treviso, 11 marzo 2015

Cisl Belluno Treviso
Ufficio Stampa