30/06/2011

Ascopiave, lo stile è sostanza

Ascopiave: tanti interrogativi, nessuna risposta convincente


La traumatica defenestrazione del presidente di Ascopiave Gildo Salton ci offre l'occasione per fare qualche considerazione sulle modalità con cui viene esercitato il potere pubblico.

Un vecchio professore di latino soleva dire: "Est modus in rebus", volendo con questo affermare che lo stile è sostanza. Fuor di metafora, ha colpito il modo con cui Salton è stato messo alla porta, come se il legittimo esercizio del potere possa prescindere dal rispetto delle persone e della loro storia.

Può benissimo darsi che Salton abbia cercato di "blindarsi" come direttore della società o di farsi alleati in questo o quel partito pur di rimanere al suo posto. Può benissimo darsi che dopo anni di gestione, fosse giusto e necessario che anche Salton passasse la mano, perché nessuno può ritenersi inamovibile.

Può benissimo darsi che chi è stato chiamato a sostituirlo - e a Zugno vanno i miei migliori auguri - abbia capacità e competenze tali da non far rimpiangere la passata gestione. Eppure non possiamo nascondere la sgradevole sensazione di assistere all'esercizio di un potere che non sembra voler dar conto di niente a nessuno.

Intendiamoci: nessuno toglie a chi è legittimato dal consenso dei cittadini il diritto/dovere di decidere chi mettere alla guida di una utility di grande importanza e quotata in borsa. Ma questo esercizio non può prescindere né dal riconoscimento del lavoro fatto in precedenza né dal rispetto verso moltissime amministrazioni locali socie di Ascopiave.

Salton può benissimo essere avvicendato, ma lascia perplessi che questo sia avvenuto ad opera di un partito che dall'alto decide di sostituirlo con un amministratore di un Comune che non fa nemmeno parte di Ascopiave. Per i giovani è utile ricordare come Ascopiave sia "nata dal basso", col nome di BIM Piave, con il coinvolgimento, il contributo e la partecipazione di tanti Comuni del Quartier del Piave, e questo ha permesso di raggiungere i positivi risultati che sono sotto gli occhi di tutti.

Che ora Ascopiave venga guidata senza il coinvolgimento dei Comuni soci - chiamati solo a ratificare decisioni prese altrove - significa che sta cambiando il DNA di un'esperienza di successo. Per queste ragioni, quanto sta avvenendo oggi in Ascopiave rimane un interrogativo senza, ancora, una risposta convincente.

Franco Lorenzon
Segretario Generale Cisl Treviso