16/06/2015

Gestione RSA (Residenza Sanitaria Assistenziale) a Belluno

Gestione RSA (Residenza Sanitaria Assistenziale)
Cambia la gestione, finora affidata direttamente ai Comuni

Zuglian, FP Cisl "Abbiamo chiesto l'apertura di un tavolo tra Sindaci e Provincia"
Orsini, Segretaria Cisl: "Fondamentale mantenere la qualità dei servizi"

 

 
Martedì scorso, 9 Giugno, presso la sede della Provincia di Belluno, si è tenuto un incontro organizzato dal Consigliere Provinciale con delega al Welfare Silvia Tormen su richiesta dei Sindacati, per un confronto sul futuro delle Case di Riposo oggi gestite direttamente dai Comuni.

Per effetto delle norme che regolano l'amministrazione degli Enti Locali, oggi non è più praticabile una gestione diretta delle case di riposo, in considerazione dei vincoli che non permettono, per esempio, la sostituzione del personale assente o che è andato in pensione.
È evidente che, in servizi che devono garantire la continuità assistenziale, questo diventa un problema di difficile soluzione, che, nel tempo, ha costretto i Comuni ad esternalizzare parte dei servizi, attraverso l'istituzione di appositi appalti.

Le case di riposo coinvolte in questa prima fase quelle di Livinallongo, Forno di Zoldo, Longarone, Ponte nelle Alpi e la Ser.Sa. di Belluno, per un totale complessivo di 447 posti letto (suddivisi in 259 per non autosufficienti e 188 per autosufficienti) e 336 lavoratori (dei quali 227 con contratto enti locali, quindi direttamente dipendenti del Comune, mentre 109 sono soci lavoratori di cooperative.)


"Abbiamo fortemente voluto questo incontro - afferma Fabio Zuglian, Segretario della FP Cisl di Belluno Treviso - perché siamo perfettamente consapevoli della complessità del tema che i Sindaci sono chiamati ad affrontare, ovvero mantenere il servizio sul territorio garantendo accessibilità da parte dell'utenza e qualità delle prestazioni. Siamo quindi interessati ad aprire un confronto ed abbiamo posto alla Provincia il problema del futuro del personale, dal quale non si può prescindere se si vuole ragionare di modelli organizzativi e qualità del servizio erogato. Molti sono lavoratori con contratti del pubblico impiego, in quanto direttamente dipendenti dell'Ente Locale, quindi il passaggio deve essere accompagnato con serietà, tutelando le professionalità e l'esperienza accumulata."

"La scelta di passare da una gestione diretta ad una affidata a realtà esterne, magari attraverso le Aziende Speciali, ci sembra ineludibile, si tratta ora di capire come questo possa avvenire nelle modalità più opportune e a quali condizioni - sottolinea Anna Orsini Segretario Generale Aggiunto Cisl Belluno Treviso - Anche per noi è fondamentale mantenere la qualità del servizio poiché le RSA (così si chiamano oggi le Case di Ripose) potrebbero diventare un punto di riferimento importante per quanto riguarda il futuro, ancora da definire, dell'assistenza socio sanitaria territoriale".

All'incontro hanno partecipato alcuni Sindaci della provincia, che in questa fase stanno valutando le soluzioni migliori attraverso le quali realizzare questo passaggio. Erano presenti il Sindaco di Belluno, Jacopo Massaro, il Sindaco di Longarone, Roberto Padrin, il Sindaco di Forno di Zoldo, Camillo De Pellegrini ed il Sindaco di Livinallongo Leandro Grones che, in accordo con le organizzazioni sindacali e la referente provinciale, hanno proposto di fissare un nuovo incontro, per approfondire soprattutto le dinamiche legate alle questioni contrattuali, organizzative e gestionali.

"E' stato positivo incontrarsi e discutere insieme - afferma Roberto Padrin, Sindaco di Longarone - ll nostro unico obiettivo è offrire un buon servizio alle nostre comunità, contenendo i costi e realizzando quelle economie di sistema che nelle attuali condizioni di difficoltà sono imprescindibili. Abbiamo sempre cercato il confronto con i lavoratori perché siamo consapevoli che il risultato della nostra azione dipende anche dalla capacità di condivisione del percorso e del progetto, che li vede coinvolti in prima persona."