14/09/2015

Fusione Comuni sinistra Piave Belluno

COMUNICATO STAMPA
Belluno, 12 Settembre 2015

 "Ci sono nuovi e positivi sviluppi nei processi di riorganizzazione amministrativa nel territorio provinciale.
Dopo le fusioni dei Comuni di Quero Vas e di Longarone Castellavazzo e al percorso avviato da due comuni dello Zoldano e tre dell'Alpago, anche i Sindaci di Lentiai, Limana, Mel e Trichiana, dopo un periodo di incubazione, annunciano di voler intraprendere la stessa via, costituendo un gruppo di lavoro con il compito di studiare la fattibilità del progetto di fusione istituzionale.
Si potrà obiettare che è troppo poco e che il processo di trasformazione dei nostri assetti istituzionali è troppo lento rispetto alle necessità di superare quella frammentazione che è un oggettivo limite alla possibilità di determinare sinergie e, conseguentemente, alla capacità di realizzare progetti o mettere in campo iniziative utili allo sviluppo del territorio.
Probabilmente è vero, ma non possiamo non rilevare che le positive esperienze realizzate hanno sollecitato altre comunità ad interrogarsi sul loro futuro e che le iniziative che si avviano sono una positiva testimonianza della capacità del territorio di saper percorrere vie nuove superando anacronistici campanilismi che, in altre parti del Paese e della regione, ancora permangono molto radicati, anche nel sentire comune.
E' indubbio che si debba andare con determinazione e coraggio in questa direzione: mettersi insieme è diventata oggi una esigenza anche dettata dalla scarsità di risorse di cui oggi i comuni soffrono. Unire le forze serve per poter realizzare economie di scala, e mantenere, se non incrementare, i servizi ai cittadini senza per questo essere costretti, come purtroppo accade, ad aumentare le tasse locali per compensare la carenza dei trasferimenti statali.
Da questo punto di vista i percorsi di fusione fra comuni vengono sostenuti da condizioni particolari che il legislatore ha introdotto per incentivare questi processi: la prima è il superamento del patto di stabilità e cioè quel vincolo che impedisce agli EELL di poter utilizzare a pieno le proprie disponibilità economiche.
La seconda opportunità è data da un finanziamento straordinario calcolato sul 20% dello stanziamento statale ottenuto da ciascun comune nel 2010, un maggior trasferimento , che, pur nei limiti degli stanziamenti previsti dalla legge, dovrebbe assicurare, ad esempio, al futuro ente della Sinistra Piave circa 900.000 euro in più all'anno per 10 anni.
Ma al di là delle valutazioni di tipo finanziario, c'è la necessità, avvertita ormai da molti amministratori locali, di rendere più funzionale ed efficiente macchina amministrativa e di avere una struttura politica organizzativa in grado di affrontare i problemi di sviluppo sociale ed economico del territorio.
Un apprezzamento quindi agli amministratori che hanno intrapreso o stanno intraprendendo questa strada. Tutte le iniziative che sono in cantiere, avranno bisogno del sostegno convinto delle loro comunità, ma già oggi dimostrano che questo territorio non è fermo, è in grado di realizzare innovazioni istituzionali cercando di dare le migliori risposte possibili per il futuro dei loro cittadini ed opportunità che, stante che gli attuali vincoli normativi, non riescono più ad offrire."

 

Anna Orsini - Segretario Generale Aggiunto Cisl Belluno Treviso