27/10/2015

Quale futuro per Villa Emo e i suoi lavoratori?

COMUNICATO STAMPA

Domenica 25 Ottobre si è svolta l'Assemblea dei soci del Credito Trevigiano che ha eletto la nuova governance della Banca.
Assieme alle sorti della Banca e dei suoi lavoratori c'è in ballo anche il futuro di Villa Emo, patrimonio dell'umanità riconosciuto dall'Unesco ed ogni anno ospita circa ventimila visitatori.

Il Credito Trevigiano ha permesso, soprattutto nel corso del 2015, anno difficoltoso, ma di nuovo regime, che un tesoro così importante si aprisse al pubblico, che fosse valorizzato e percepito come inestimabile da fruitori consapevoli e provenienti da tutta Italia e dal mondo.

"Credito Trevigiano unitamente ai dipendenti della società che gestisce la logistica della Villa ha contribuito a trasmettere un messaggio positivo nei confronti della bellezza e della cultura e del tessuto economico del territorio. Purtroppo - afferma Giuseppe Nolè della CISL Funzione Pubblica - la società che opera per la proprietà è in liquidazione ed i quattro lavoratori non rientrano nel patto di solidarietà attuato per i bancari, perché bancari non lo sono. Alla nuova governance del Credito Trevigiano chiediamo con forza un impegno per i quattro lavoratori di Villa Emo. Essa è un luogo dalle grandissime potenzialità, vi sono progetti concreti all'ordine del giorno, potrebbe rappresentare l'ambito in cui possano continuare ad operare le esigue risorse che con le loro forze ne hanno mantenuto la dignità, unitamente ad altri, potrebbe essere la promessa antica di impiego e benessere che si rinnova oggi".

Villa Emo ha cinquecento anni eppure incanta tutti coloro che ne vengono a contatto, ha in sé la rara peculiarità di ergersi ad esempio per la contemporaneità. Essa è la traduzione, in un linguaggio innovativo, dei canoni classici dell'architettura e costituì un punto d'arrivo fondamentale per Andrea Palladio. Alla specularità degli esterni, corrisponde la straordinaria ed armonica decorazione degli interni affrescati da Giovan Battista Zelotti.