15/01/2016

Lorenzon sulla riforma dei modelli contrattuali

Riforma dei modelli contrattuali, Lorenzon:
"Bene l'impegno condiviso sulla contrattazione, ma difficile valorizzare contemporaneamente il livello nazionale e quello decentrato"

Treviso - La proposta nazionale unitaria di Cgil, Cisl e Uil sulla riforma dei modelli contrattuali è "positiva perché rappresenta la presa di coscienza che il sindacato sta in campo con la contrattazione e non con i dibattiti televisivi e che nell'impegno sul fronte della contrattazione può ritrovare la sua unità". Si esprime così Franco Lorenzon, segretario generale della Cisl Belluno Treviso, sulla proposta di riforma unitaria presentata dalle tre confederazioni giovedì scorso.

Ottimo l'obiettivo, secondo Lorenzon, che allo stesso tempo non nasconde la sua perplessità su almeno un paio di aspetti della proposta. "Non si può - spiega il leader della Cisl Belluno Treviso - contemporaneamente valorizzare il livello nazionale e quello decentrato: il livello nazionale, nello sfavorevole momento di deflazione che stiamo vivendo, continua ad avere troppi contratti collettivi - spesso scaduti - e troppe competenze che tolgono di fatto spazio a quello aziendale". D'altro canto, "il livello decentrato non assume sufficiente rilevanza strategica perché rimane all'interno dei limiti definiti dal contratto nazionale e non assume fino in fondo la sfida della partecipazione insita nel legame fra crescita della produttività aziendale e incremento dei salari".

Il segretario generale ritiene in ogni caso molto condivisibile la previsione di sviluppo del welfare territoriale, tagliato su misura per le piccole/medie imprese, superando una visione centralistica dello stato sociale, nell'attuazione del principio di sussidiarietà. In questo senso "il welfare territoriale rappresenta il terreno più fecondo per l'iniziativa contrattuale nel nostro territorio. Fondamentale sarà procedere definendo una contribuzione che valga per tutte le aziende e i lavoratori, la costituzione di un fondo territoriale bilaterale di service e l'individuazione di una serie di interventi di welfare orientati soprattutto a sostenere i giovani, le famiglie e la tutela nel mercato del lavoro".

Treviso, 15 gennaio 2016

Cisl Belluno Treviso
Ufficio Stampa