15/06/2016

Welfare, proposta Cisl agli industriali di Treviso e Belluno

Welfare, proposta della Cisl alle associazioni degli industriali di Treviso e di Belluno: istituire una commissione bilaterale territoriale per la gestione del welfare nelle aziende
L'invito lanciato dal segretario generale della Cisl Belluno Treviso Franco Lorenzon questa mattina durante il Consiglio generale del sindacato a Tarzo. Presenti anche Cavalet (Luxottica), Bertuola (Ascom), Stefan (Solidarietà Veneto)

 
Tarzo - Una commissione bilaterale territoriale per la gestione del welfare nelle aziende. E' la proposta lanciata dal segretario generale della Cisl Belluno Treviso Franco Lorenzon alle associazioni degli industriali di Treviso e di Belluno questa mattina 15 giugno nel corso del Consiglio generale della Cisl delle due province. L'incontro del gruppo dirigenziale dell'Unione sindacale territoriale del Trevigiano e del Bellunese si è svolto a Tarzo ed è stato un serrato confronto sul tema della contrattazione, nei suoi aspetti tradizionali e in quelli più innovativi, con particolare riferimento al welfare aziendale e territoriale e alla contrattazione sociale.


“La contrattazione - ha sottolineato Lorenzon - è lo strumento per eccellenza dell'intervento sindacale e in questi ultimi mesi, dopo 8 anni di crisi, non possiamo non notare come la contrattazione stia cambiando, con lo spostamento del baricentro dal contratto nazionale a quello decentrato e le rivendicazioni di 8 milioni di lavoratori italiani di vari settori, dal commercio al metalmeccanico, che hanno il contratto scaduto da anni. I sistemi di welfare stanno entrando in maniera strategica nella contrattazione territoriale, non solo come conseguenza della riduzione delle risorse disponibili, ma anche per il cambiamento dei bisogni dei lavoratori. Le convenienze previdenziali e fiscali introdotte dal Governo rappresentano un riconoscimento - negato in precedenza - al ruolo della contrattazione e delle parti sociali, e sono un sostegno al welfare aziendale”.


Da queste riflessioni nasce la proposta della Cisl Belluno Treviso a Confindustria Belluno e Unindustria Treviso: sulla base di una visione integrata dell'intervento sindacale sul territorio, partendo dai concetti di confederalità, territorialità e intercategorialità, la Cisl promuove la costituzione di una Commissione bilaterale territoriale per la gestione del welfare, con il compito di: individuare un menu di prestazioni di welfare da offrire alla libera scelta dei lavoratori nelle aziende nelle quali viene effettuata una contrattazione che preveda tali erogazioni; definire le modalità più opportune per la scelta dei gestori e per la definizione delle relative convenzioni; individuare un modello di service amministrativo con le corrispondenti modalità di finanziamento; predisporre un regolamento che definisca le modalità di rapporto tra lavoratori, service e gestori; proporre modalità di raccordo tra la struttura di service e le associazioni di rappresentanza che l’hanno promosso. “Non si tratta - sottolinea Lorenzon - solo di un raccordo operativo, ma di un vero cambiamento di approccio strategico, tenendo ben presente l'impossibilità di un'alternativa secca tra contratto nazionale e contratto aziendale”.


Sul tema, al Consiglio generale di questa mattina sono stati chiamati ad intervenire alcuni testimonial di buone pratiche, a partire da Alessandro Cavalet, referente dei programmi di welfare di Luxottica, che ha illustrato l'esperienza pionieristica dell'azienda di Agordo nell'ambito del welfare, dai summer camp per i figli dei dipendenti, al servizio di counseling psicologico con numero verde, fino al microcredito di solidarietà.
Luca Bertuola, responsabile delle relazioni sindacali per l'Ascom-Confcommercio di Treviso, ha esaminato le esperienze di welfare nell'ambito del terziario, sottolineando come in questi anni di crisi gli interventi si siano concentrati soprattutto sul sostegno al reddito, con la creazioni di strumenti complementari attraverso l'istituto della bilateralità e le politiche attive.


Molto seguito anche l'intervento di Paolo Stefan, direttore di Solidarietà Veneto, il Fondo Pensione contrattuale del Veneto, il primo fondo territoriale a decollare in Italia, nel 1990. Stefan si è soffermato in particolare sull'analisi del sistema pensionistico italiano e sulla funzione fondamentale, soprattutto per le nuove generazioni, dei fondi complementari.


Tarzo, 15 giugno 2016

Cisl Belluno Treviso
Ufficio Stampa