30/06/2016

Carenza di organico all'Ufficio scolastico di Belluno, a rischio l'avvio del prossimo anno di scuola

Carenza di organico all'Ufficio scolastico di Belluno, a rischio l'avvio del prossimo anno di scuola

 
Belluno - Personale dimezzato nell'arco di 5 anni a causa del blocco delle assunzioni: a rischio l'attività dell'Ufficio scolastico di Belluno e l'avvio del prossimo anno scolastico. Il problema è stato sollevato oggi dalle Federazioni sindacali della Funzione pubblica di Cgil e Cisl congiuntamente alle confederazioni territoriali e ai rappresentanti della Scuola dei due sindacati, nel corso di una conferenza stampa alla quale sono stati invitati a rappresentare in via formale ed istituzionale deputati bellunesi, sindaci, prefetto, presidente della Provincia e assessori. Hanno risposto all'appello i sindaci di Feltre e Belluno Paolo Perenzin e Jacopo Massaro - intervenuti entrambi questa mattina - e la Provincia con la presenza della dirigente Gabriella Faoro. Un riscontro è stato dato dal consigliere regionale Franco Gidoni e dall'assessore regionale all'Ambiente Gianpaolo Bottacin, che hanno comunicato di non poter partecipare a causa degli impegni istituzionali ma di aver informato del problema l'assessore regionale all'Istruzione Elena Donazzan. Il prefetto, infine, ha inviato un messaggio in cui riferisce che sarà sua cura notificare il problema a livello nazionale.

I numeri illustrati dai rappresentanti sindacali di Cisl e Cgil non lasciano spazio a dubbi: se non ci sarà un intervento tempestivo sugli organici dell'Ufficio scolastico di Belluno, c’è la concreta possibilità che l’ex provveditorato non sia in grado di far fronte agli adempimenti minimi, essenziali e necessari, compromettendo l’avvio dell’anno scolastico 2016/2017. L'ufficio infatti, che è l’afferenza sul territorio del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, si occupa di tutti gli adempimenti necessari a garantire il buon funzionamento del sistema scolastico, in una provincia connotata da specificità e considerevoli richieste di attenzione su un territorio geograficamente complesso. L’ufficio si occupa delle procedure necessarie per l’autorizzazione delle classi nelle scuole della provincia, gestisce gli organici e quindi le assunzioni e l'assegnazione alle sedi scolastiche dei docenti e del personale Ata, ossia collaboratori scolastici, assistenti amministrativi e tecnici, si occupa delle complesse procedure di mobilità del personale, della gestione degli esami di Stato e del concorso nazionale docenti, senza dimenticare tutti gli adempimenti correlati alla gestione dei rapporti di lavoro dei 2.237 docenti e degli 876 tra collaboratori scolastici, assistenti amministrativi e tecnici che garantiscono il funzionamento di 39 scuole che accolgono un totale di 24.939 alunni.

Oggi, per effetto del blocco delle assunzioni dal 2012, la dotazione organica dell’Ufficio è di 29 persone: 13 lavoratori tra funzionari ed assistenti dipendenti del Ministero e 16 tra docenti, assistenti amministrativi e collaboratori scolastici in distacco dal comparto scuola. Per quanto riguarda i 13 dipendenti diretti del Miur, nei prossimi mesi sono previsti altri 3 pensionamenti: al 1° dicembre dunque ne rimarranno solo 10. Si consideri che nel 2011, a competenze invariate, la dotazione organica dell’ufficio era di 25 unità e che per il corretto funzionamento sarebbero necessarie almeno 7 persone, oltre le 10 restanti. Per quanto riguarda il personale Ata distaccato dalla scuola (16 lavoratori), la possibilità del loro utilizzo presso l’Ufficio scolastico è in uno stato di perenne incertezza e - ormai da anni - viene confermata solamente alla fine di agosto. Anche questa dotazione di personale verrà meno dal 1° settembre, perché 4 lavoratori torneranno ad essere operativi a scuola. È evidente che ciò non consente una pianificazione delle attività, dato che proprio il periodo estivo risulta quello di maggior impegno dell’ufficio, visti i tanti adempimenti necessari per l’avvio dell’anno scolastico.

“E’ impensabile che il personale ministeriale, quantificato alla data del 1° dicembre 2016 in sole 10 unità (a fronte di 25 unità del 2011) senza il supporto del personale Ata, sia in grado di affrontare la mole e la responsabilità di lavoro richiesta quotidianamente - spiegano Fabio Zuglian, Segretario Generale Cisl Fp Belluno Treviso e Gianluigi Della Giacoma Segretario Fp Cgil Belluno, assieme a Rudy Roffarè Segretario Cisl Belluno Treviso e Giuseppe Colferai Segretario organizzativo Cgil Belluno -. Con questi numeri è chiaro che rischia di essere compromessa l’ordinaria attività amministrativa che l'Ufficio scolastico è chiamato a svolgere per assicurare un’efficace erogazione del servizio a favore degli studenti e delle loro famiglie, in un territorio come quello bellunese che evidenzia, più che altrove, particolari criticità e necessita di attenzione specifica, di presenza sul territorio, di presidio e di governance dedicata alle istituzioni scolastiche in tutti i loro punti di erogazione, a garanzia del diritto allo studio e dell’offerta formativa”.

“Se non saranno adottati provvedimenti urgenti finalizzati a garantire la sostituzione del personale cessato, nonché l’assegnazione strutturale del personale distaccato, - aggiungono Lorella Benvegnù Segretario generale aggiunto della Cisl Scuola e Walter Guastella della Cgil Flc Belluno - c’è seriamente la possibilità che l’Ufficio non sia in grado di far fronte agli adempimenti minimi, essenziali e necessari, compromettendo l’avvio dell’anno scolastico 2016/2017. Ai rappresentanti istituzionali chiediamo di farsi portavoce e sollecitare gli organi competenti per garantire un avvio sereno del nuovo anno scolastico”.

Belluno, 30 giugno 2016

Cisl Belluno Treviso
Ufficio Stampa