11/07/2016
Treviso - Martedì 12 luglio alle 16 nella chiesa di San Martino a Conegliano, si terrà il funerale di Arturo Dall’Armellina, persona esemplare e grande dirigente della Cisl del primo dopoguerra. E la parola “dirigente” non suoni strana per chi, come lui, non ha mai ricoperto cariche di Segretario di una Categoria o della nostra Confederazione. Treviso, 11 giugno 2016 Cisl Belluno Treviso"Grazie Arturo!" In ricordo di Dall'Armellina
In ricordo di Arturo Dall'Armellina
Il funerale del dirigente Cisl martedì 12 luglio a Conegliano
Assunto nel 1948 alla Zoppas di Conegliano, dopo due anni divenne membro della Commissione Interna (formata da due membri della Cisl e quattro della Cgil), ruolo che svolse con passione e dedizione nel difficile decennio tra il 1950 e il 1960, alternando piccole, ma sostanziali, soddisfazioni (legate alla soluzione di tanti problemi individuali) e grandi delusioni (connesse al difficile confronto - spesso perdente – con la direzione aziendale).
Ma, come ebbe a dire lui stesso, “l’azienda in quegli anni inconsapevolmente aveva creato le condizioni della sua sconfitta”. Che avvenne – puntuale – nella storica vertenza del 1960 dopo 39 giorni di sciopero ad oltranza (con una manifestazione a Conegliano di ben 10.000 persone), in cui si giunse ad un’intesa che lo vide determinante protagonista, essendo stato nominato ‘Presidente del comitato di gestione della vertenza’ e interlocutore finale con l’azienda per la stipula dell’accordo.
“Quella vertenza del 1960 - spiega Franco Lorenzon, segretario generale della Cisl Belluno Treviso - rappresentò uno spartiacque storico tra un prima e un dopo, che aprì la strada alle conquiste dei lavoratori negli anni ’60, stimolando - come ebbe modo di affermare lui stesso - 'quella trasformazione degli uomini e delle coscienze che seppe trasformare il tessuto sociale trevigiano'. In particolare, per noi della Cisl, il suo ricordo rimane scolpito nella memoria perché segnato dalla sua tenace convinzione che “il vero punto di forza della Cisl sono stati gli attivisti dei fabbrica, che con il loro comportamento coerente e il loro impegno volontario sono riusciti a guadagnarsi la fiducia degli operai”. Un richiamo alla coerenza dei comportamenti, alla passione per la giustizia, alla solidarietà tra i lavoratori che vale oggi come allora. Oggi più di allora. Grazie Arturo!”
Ufficio Stampa
