26/10/2016

Lavoratori della Residenza per Anziani di Oderzo verso la proclamazione dello stato di agitazione

I dipendenti chiedono un confronto con la direzione su carichi di lavoro, turni, contratti e modalità di assunzione del personale

 
Stato di agitazione e possibile sciopero se il Consiglio di amministrazione e la direzione non avvieranno il confronto con i lavoratori e i rappresentanti sindacali su carichi di lavoro,  turni, contratti e modalità di assunzione del personale. E' quanto hanno deciso i lavoratori che prestano servizio alla Residenza per Anziani di Oderzo (RAO) durante l'assemblea sindacale proclamata dalle federazioni della Funzione pubblica di Cisl e Uil e svoltasi lunedì 17. I lavoratori hanno dato mandato ai sindacati per la proclamazione dello stato di agitazione. Le motivazioni sono riconducibili principalmente alla quasi totale assenza di relazioni sindacali. Va ricordato infatti che risultano tuttora inevase le richieste di incontro con il Consiglio di amministrazione inviate dalle Federazioni sindacali la scorsa primavera.

“A settembre - dichiarano Samanta Grossi per la segreteria territoriale della Cisl funzione Pubblica e Beniamino Gorza per la segreteria territoriale della Uil FPL - abbiamo avuto un incontro anche con il sindaco di Oderzo Maria Scardellato per spiegare le problematiche e l’assenza di risposte da parte del Consiglio di amministrazione, ma ad oggi non abbiamo ricevuto risposte. L’ipotesi di contratto integrativo è stato firmato a maggio dell’anno scorso, ma la direzione, ad oggi, non ha dato riscontro”.

Nel corso dell'assemblea di lunedì il personale, che fino ad oggi - con grande senso di responsabilità - è riuscito a garantire un servizio assistenziale di elevata qualità, ha manifestato forti preoccupazioni per il futuro.

“Da diversi anni l'amministrazione della Residenza per anziani - affermano Grossi e Gorza - non procede alla sostituzione del personale cessato attraverso assunzioni stabili. Infatti non esistono graduatorie utili e nemmeno si è proceduto all’utilizzo di graduatorie concorsuali già predisposte da altre pubbliche amministrazioni; si continua a far fronte alle necessità con personale assunto attraverso le agenzie interinali oppure si ricorre ai liberi professionisti. Il personale è sottoposto a turni e carichi di lavoro che stanno per diventare insostenibili”.

A questo si aggiunge la quasi totale assenza di relazioni sindacali. “È evidente - spiegano i rappresentanti di Cisl Fp e Uil Fpl - che quando si mira alla soluzione dei problemi, soprattutto in settori dove si offrono servizi alla persona, il metodo partecipativo è sicuramente il sistema migliore”. “Se non arriverà a stretto giro la convocazione del tavolo per discutere dei problemi, saremo costretti alla proclamazione dello stato di agitazione”, concludono Grossi e Gorza rivolgendosi direttamente al Consiglio di amministrazione e della direzione.

Treviso, 26 ottobre 2016

 

Cisl Belluno Treviso
Ufficio Stampa