29/05/2017
La giornata di mercoledì 31 maggio 2017 sarà interessata dallo sciopero dei lavoratori e delle lavoratrici delle pulizie scolastiche. La mobilitazione, di carattere provinciale, è stata indetta dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Uiltrasporti per l’intero turno di lavoro. Alla base della protesta il mancato rinnovo del contratto nazionale di riferimento, quello dei multiservizi, bloccato dal 2013. A darne notizia la segretaria generale Filcams CGIL di Treviso Nadia Carniato e Patrizia Manca della Fisascat Cisl di Belluno Treviso. Treviso, 31 marzo 2017 Uffici StampaPulizie scolastiche, nella Marca il 31 maggio è sciopero
Contratto di multiservizi bloccato da 4 anni. Alle 10.30 presidio dei lavoratori in piazza della Vittoria
Mercoledì gli addetti delle pulizie scolastiche incroceranno le braccia per l’intero turno
Una mobilitazione che continua e che nel trevigiano coinvolge gli otre 200 addetti alle pulizie scolastiche impiegati in più di cento scuole. Lavoratori e lavoratrici, oltre a incrociare le braccia per l’intero turno di lavoro, mercoledì 31 maggio alle 10.30 si ritroveranno nel presidio organizzato dai sindacati di fronte all’istituto Riccati-Luzzati in piazza della Vittoria a Treviso.
“L’obiettivo - spiegano Nadia Carniato (Filcams Cgil) e Patrizia Manca (Fisascat Cisl) - è ottenere il rinnovo del contratto nazionale e l’aumento delle retribuzioni, ferme da quattro anni e, decisamente inadeguate, tra le più basse; ma anche per difendere la salute dei lavoratori e la sicurezza nei luoghi di lavoro, e per esigere il rispetto della responsabilità sociale d’impresa. Nell’ambito delle pulizie - sottolineano Carniato e Manca - le controparti hanno avanzato richieste inaccettabili: sono peggiorate le tutele in caso di malattia e le proposte di aumento del salario si sono rivelate irrisorie. Non siamo di fronte a un negoziato - concludono le sindacaliste - ma a un reale attacco ai diritti dei lavoratori di un settore che negli ultimi anni ha visto inoltre continui tagli agli orari di impiego”.