31/05/2017

Autonomia, rete, progetti condivisi: lettera aperta ai candidati Sindaci

L'intervento del Segretario generale aggiunto Rudy Roffarè


Le prossime elezioni amministrative sono un'occasione importante non solo per la buona amministrazione delle nostre città, ma anche per lanciare un nuovo modello di gestione del territorio, che guardi più alla rete e meno agli interessi individuali. Il voto, e il conseguente rinnovo delle amministrazioni, può determinare anche una piccola rivoluzione nel modo di gestire il territorio, in un'ottica di aggregazione e interazione, dove i Comuni con il maggior numero di abitanti, come Belluno e Feltre, possano diventare punto di riferimento e trascinatori nell’ambito politico, organizzativo e di visione strategica del territorio.

Viviamo in un contesto di caos istituzionale, in cui è sempre più difficile capire chi fa che cosa e dove i ruoli dei diversi attori istituzionali - dalla Provincia alla Regione, dalle piccole municipalità alle Comunità montane, dai Consorzi, agli Ato - sono spesso confusi. A tutto ciò si aggiunge la crescente carenza di risorse economiche (con continui tagli lineari) e la maggiore complessità giuridica e burocratica con cui ci si confronta ogni giorno. Ecco perché non stupiscono le difficoltà riscontrate a trovare cittadini disposti a mettersi in gioco e candidarsi.

Spesso, a governare le amministrazioni, troviamo persone volonterose a cui, tuttavia, manca il tempo per progettare e pensare al domani, perché sono schiacciate dalle emergenze, dalla mancanza di risorse umane e dalla necessità di architettare sempre qualcosa per garantire al proprio Comune i pochi finanziamenti oggi disponibili. Per questo, i grandi Comuni dovrebbero essere chiamati ad aiutare i piccoli per fronteggiare queste difficoltà, diventando capofila di un più ampio progetto di governo del territorio, nell'ambito di una visione strategica, così come la Cisl Belluno Treviso ha chiesto a tutte le forze sociali. E con maggiore forza chiedere per davvero quella autonomia decisionale che in queste ore si invoca tramite il referendum.

Condividere una visione comune è fondamentale in diversi ambiti, anche con il contributo delle organizzazioni sindacali: basti pensare alla gestione delle risorse ambientali, turistiche ed energetiche, alla gestione delle aree industriali e artigianali e alle politiche della gestione socio-sanitaria. A questo proposito, la Cisl insiste per lavorare ed elaborare insieme un progetto che dia continuità all’esperienza della “rete di solidarietà” chiusa nel 2016 e chiede di non disperdere quella esperienza: realizzare un contenitore, insieme alla Usl, alla Conferenza dei sindaci, al Consorzio dei Comuni e alle associazioni di rappresentanza e dell’associazionismo, in cui far confluire le risorse da destinare a progetti per il sociale, diventa oggi una necessità non più rinviabile. Oggi chi è escluso dalla società per perdita del lavoro, dipendenze, disagio sociale, bussa alla porta del sindaco e del parroco, ma senza che questi abbiano grandi risorse finanziare per dare delle concrete risposte. Senza dimenticare che è necessario affrontare in maniera integrata anche lo spopolamento dei paesi di montagna a favore dei fondovalle. In questo ambito, per tentare di arginare il fenomeno, occorre definire una strategia improntata alla solidarietà tra Comuni.

Chiediamo inoltre ai futuri sindaci particolare attenzione sugli appalti. Usare solo la logica del massimo ribasso sta producendo risultati drammatici per la qualità dei servizi ai cittadini e le mediocri condizioni di lavoro dei dipendenti delle società. C’è bisogno di avviare serie politiche per la casa e per bambini, anziani e non autosufficienti; adottare un unico sistema di raccolta rifiuti, di promozione turistica ed infine, ma non meno importante, condividere a quali infrastrutture dare la priorità per favorire l’arrivo di investimenti e la conseguente creazione di occupazione nel nostro territorio. Fare tutto questo da soli non ha senso, mentre riportare una riflessione ragionata sulle cose da realizzare in un contesto più ampio, produce senz’altro maggiori risultati. I grandi Comuni, in un'ottica di collaborazione, possono diventare un faro di proposta e di aggregazione, in un confronto serrato con tutte le istituzioni.

 

Rudy Roffarè
Segretario Generale aggiunto
CISL Belluno Treviso