6/06/2017

Multiservizi, turismo e pulizie: presidio dei lavoratori davanti all’ospedale di Treviso

Sciopero dei 12 mila addetti di mense, agenzie turistiche, pubblici esercizi e multiservizi bloccati per l’intero turno di lavoro


Sciopero per l’intero turno e presidio davanti all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso questa mattina per i 12 mila addetti di mense, agenzie turistiche, pubblici esercizi e multiservizi, che da 4 anni attendono il rinnovo del contratto di lavoro. La mobilitazione territoriale del comparto turistico, dei pubblici esercizi, dei multiservizi, della ristorazione collettiva (mense aziendali, ospedaliere, scolastiche) e delle pulizie industriali è stata organizzata da Filcams Cgil Treviso, Fisascat Cisl Belluno Treviso e Uiltucs Belluno Treviso.


“I contratti del turismo (pubblici esercizi, agenzie di viaggio, ristorazione collettiva), delle pulizie industriali e dei multiservizi non vengono rinnovati dal 2013. Un ritardo – spiegano Nadia Carniato, segretaria generale Filcams CGIL, Patrizia Manca, della segreteria Fisascat CISL e Massimo Marchetti della Uiltucs Uil - dovuto all’interrompersi delle trattative e determinato dalle inaccettabili proposte peggiorative delle tutele previste in caso di malattia, irricevibili modifiche alla regolazione dei cambio d’appalto, agli irrisori aumenti dei salari proposti e, infine, dalla restituzione di importanti elementi economici e normativi (permessi, scatti, malattia) posta proprio quale condizione al rinnovo contrattuale”. “In settori che negli ultimi anni di crisi hanno visto continui tagli su orari di lavoro e retribuzioni - sottolineano i Sindacati -, con il contratto scaduto dal 2013, le insostenibili richieste delle controparti rappresentano un attacco ai diritti dei lavoratori e delle lavoratrici. Incrociamo le braccia e protestiamo pubblicamente per aggiornare le retribuzioni ferme da quattro anni, per difendere salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, esigere il rispetto della responsabilità sociale d’impresa e promuovere la solidarietà tra i lavoratori”.


Hanno partecipato alla protesta anche i lavoratori e le lavoratrici di Serenissima Ristorazione, per la maggior parte donne, madri e part time, che contestano all’azienda il mancato rispetto del contratto nazionale (non viene loro pagato il lavoro supplementare e la flessibilità) e dei contratti individuali part time. “Inoltre - spiega la delegata Sabrina Bontempo - non abbiamo più diritto alle ferie così come stabilite dal contratto e dall’accordo aziendale, né alla pianificazione dell’orario di lavoro con l’impossibilità di conciliare la nostra vita lavorativa con quella familiare”.

 

Treviso, 6 giugno 2016

 

Cisl Belluno Treviso

Ufficio Stampa