27/06/2017
Belluno, 27 giugno 2017 Cisl Belluno Treviso Ufficio StampaRudy Roffarè eletto vicepresidente del Consiglio Sindacale Interregionale delle Alpi Centrali
Tavolo tecnico per lo sviluppo del territorio bellunese, la Cisl approva il progetto di Confindustria Belluno: “Serve un nuovo modello di gestione del territorio”
Belluno – “Ben venga la proposta degli industriali bellunesi di costituire un tavolo tecnico che coinvolga imprese e territorio per pianificare in maniera condivisa le strategie per lo sviluppo della provincia dolomitica. La Cisl l’ha ribadito in più di un’occasione: serve un nuovo modello di gestione del territorio, che guardi più alla rete e meno agli interessi individuali, che sappia lavorare in un'ottica di aggregazione e interazione”. Rudy Roffarè, Segretario generale aggiunto della Cisl Belluno Treviso, approva il progetto lanciato da Confindustria Belluno Dolomiti lunedì durante il convegno “La montagna che costruisce futuro-Nuove visioni e progetti per i territori alpini”. “Da anni lo ribadiamo - afferma Roffarè -: il territorio bellunese deve necessariamente imparare a lavorare in rete per un unico obiettivo: lo sviluppo e il benessere economico e sociale della provincia; senza coesione non si va da nessuna parte”.
Rete fra i soggetti istituzionali all'interno della provincia e confronto con i territori di confine, per condividere esperienze che possono risultare utili a tutti. In questa ottica va letta l'elezione all'unanimità del Segretario generale aggiunto della Cisl Belluno Treviso alla vicepresidenza del Consiglio Sindacale Interregionale delle Alpi Centrali (CSI-AC), che riunisce le rappresentanze sindacali dei territori di confine di Trento, Bolzano, Belluno, Tirolo e Cantone dei Grigioni. Roffarè è stato eletto dai delegati dei sindacati aderenti lo scorso 22 giugno a Bolzano e rimarrà in carica per due anni, affiancando la presidenza. Il CSI-AC è un organismo creato dalla Confederazione Europea dei Sindacati con l'obiettivo di favorire il dialogo sociale in materia di lavoro e di rappresentare e tutelare gli interessi economici, sociali, ambientali e culturali dei lavoratori, delle lavoratrici e dei pensionati nelle province di Belluno, Trento, Bolzano, nel Bundesland Tirolo e nel Cantone dei Grigioni attraverso una stretta cooperazione e un serrato confronto.
Nel giorno del rinnovo dei vertici del Consiglio si è svolto un convegno che ha messo a confronto le diverse strategie messe in campo da Province autonome, Svizzera ed Austria per integrare i profughi e i richiedenti asilo nel mercato del lavoro delle diverse regioni alpine. “E' fondamentale - spiega Roffarè - valorizzare il confronto fra le esperienze e le diverse modalità di affrontare questioni che sono comuni a tutte le aree che fanno parte del Consiglio Interregionale. Il dialogo su materie sindacali e sociali aiuta tutti i soggetti coinvolti a definire un’azione più mirata ed efficace nei rispettivi territori montani”. Negli ultimi anni il CSI-AC ha approfondito questioni legate al lavoro transfrontaliero, al carico fiscale sul lavoro, alla spesa sociale, ma anche ai sistemi di welfare dei diversi Stati confinanti, alle diversità contrattuali che regolano i rapporti di lavoro e alla gestione delle case di cura.