15/07/2017

Ape sociale e lavoratori precoci, tempo scaduto: oltre 400 le domande inviate all'Inps dall'Inas di Treviso e Belluno

Ma per chi matura i requisiti nel 2017 c'è tempo fino al 30 novembre

Oltre 300 richieste di certificazioni di cui 200 circa per l’anticipo pensionistico in provincia di Treviso. Più di 100 e oltre 350 consulenze a Belluno Scaduti i termini per la presentazione delle domande di pensione anticipata per i lavoratori precoci e per la cosiddetta Ape sociale. Il patronato Inas Cisl di Treviso ha inviato all'Inps 319 richieste di cui 200 circa solo di Ape; 110 le domande inoltrate dal patronato di Belluno. Attenzione però: la scadenza, per chi matura i requisiti nel 2017, è il 30 novembre 2017.

L'invito dei responsabili Inas Michela Fuser e Stefano Gris è dunque di rivolgersi agli uffici del patronato (sette le sedi nella Marca, quattro nel bellunese) per verificare con precisione la situazione. “L'affluenza in queste settimane è stata sicuramente maggiore rispetto al numero di certificazioni presentate - spiegano Fuser e Gris - In molti speravano di rientrare nei precoci facendo riferimento solamente ai 41 anni di lavoro di cui uno entro il diciannovesimo anno di età, senza considerare purtroppo che era necessario avere anche un terzo requisito: essere disoccupato; assistere un familiare convivente con disabilità grave; avere un’invalidità civile riconosciuta pari o superiore al 74% oppure svolgere lavori gravosi o usuranti”.

I responsabili dell'Inas ricordano inoltre che l'Ape sociale è sperimentale fino al 31 dicembre 2018, mentre la normativa sui lavoratori precoci è una legge strutturale senza scadenza. Può richiedere l’Ape chi ha cessato l’attività lavorativa, non è titolare di trattamento pensionistico diretto, ha compiuto almeno 63 anni di età e si trova in una delle seguenti condizioni: è in possesso di almeno 30 anni di contributi, è disoccupato ed ha concluso da almeno 3 mesi la fruizione della disoccupazione; è in possesso di almeno 30 anni di contributi e, al momento della richiesta, assiste da almeno 6 mesi il coniuge, la persona in unione civile o un parente di 1° grado, convivente, con handicap grave; è in possesso di di almeno 30 anni di contributi e ha un’invalidità civile riconosciuta di grado pari almeno al 74%; è un lavoratore dipendente in possesso di almeno 36 anni di contributi che, alla data della domanda di accesso all’Ape sociale, svolge da almeno 6 anni, in via continuativa, attività gravose.

 

Treviso, 15 luglio 2017

 

Ufficio Stampa