1/03/2018

Il nuovo modello industriale dell’occhialeria fra governance territoriale e relazioni sindacali

Fare squadra per governare assieme il cambiamento e mettere in campo una solida regia e investimenti per la formazione degli addetti, che necessitano di competenze sempre più specifiche e innovative

 

Sono i due messaggi che arrivano dal convegno Femca Cisl e Filctem Cgil della provincia di Belluno e che si è svolto questa mattina alla Fiera di Longarone sull’occhialeria come “nuovo modello industriale. Quali relazioni sindacali e governance territoriale?”. “E’ stata una giornata di approfondimento - spiega Nicola Brancher, segretario generale Femca Cisl Belluno Treviso -: come sindacato abbiamo sentito il bisogno di un momento di riflessione anche alla luce dei grandi cambiamenti in corso, per fermarci a progettare insieme il futuro e dare risposte efficaci ai lavoratori che rappresentiamo. Il settore è in crescita e racchiude molte eccellenze, è composto da aziende di diverse dimensioni, nel quale le relazioni sindacali sono costruttive. Abbiamo punte alte di contrattazione, con esperienze importanti ad esmpio di gestione del part time, di conciliazione vita-lavoro, commissioni efficienza, e abbiamo molte attività in capo ai delegati sindacali”.

“L’occhialeria - aggiunge Luca Romano, Direttore Local Area Network - sta vivendo alcuni processi epocali, a partire dall’ingresso di grandi fondi stranieri nelle aziende storiche del territorio. Dal punto di vista del mercato del lavoro, va sottolineato che dal 2015 il saldo assunzioni-cessazioni è positivo, ma nel 2017 si è ridotto, mentre c’è stata una risalita consistente delle ore di cassa integrazione; le assunzioni sono per il 60% femminili e sono in crescita sia i contratti di lavoro somministrato (63%) che quelli a tempo determinato a brevissima decorrenza. Sono molto ricercate figure di alto profilo capaci di combinare capacità di tipo creativo con le nuove tecnologie digitali”. E sulla necessità di un maggiore sforzo da parte di tutti per un maggiore coordinamento e investimento per la formazione di queste figure hanno concordato tutti i relatori del convegno.

“I fabbisogni formativi sono collettivi - sottolinea il professor Luciano Pero del Politecnico di Milano - e riguardano la capacità residua che le macchine non riescono a fare: biosgna immaginare un futuro di convivenza di operai e robot”. “C’è di certo - spiega Rudy Roffarè, Segretario Generale aggiunto Cisl Belluno Treviso - la necessità di governare la trasformazione del lavoro nel nostro territorio, attraverso formazione mirata, politiche attive e un rinnovato impegno da parte di tutte le associazioni di categoria per dare finalmente una regia al territorio, perché le cose o si fanno in modo condiviso o si naviga a vista”.

“Il settore avrà uno sviluppo importante - aggiunge Denise Casanova Segretaria Filctem Cgil Belluno - quindi investire nelle competenze e nella professionalità attraverso un vero e proprio polo formativo è fondamentale per affrontare la sfida della competitività”. “Servono percorsi formativi universitari specifici per l’occhialeria e l’industria del freddo - sottolinea Mauro De Carli, Segretario generale Cgil Belluno, che ha tracciato la fotografia della provincia di Belluno, un territorio che si sta spopolando, essendo la popolazione in calo costante dal 1970. “Scenderemo sotto i 200 mila abitanti entro 4 anni. Questo è un dato pesante per l’invecchiamento della popolazione. Le valli si stanno spopolando. Ciò significa che in caso di forti politiche di sviluppo qui mancherebbe la forza lavoro”.

Le conclusioni sono state affidate a Stefano Zanon, Segretario Generale Femca Cisl Veneto e Stefano Facin, Segretario Generale Filctem Cgil Veneto.


Longarone, 1 marzo 2018

Cisl Belluno Treviso

Ufficio Stampa