2/09/2011

Mobilitazione generale per dare più equità alla manovra

Mobilitazione generale per dare più equità nella manovra
La Cisl si mobilita con manifestazioni e presidi durante le fasi di discussione in Parlamento

Treviso - La Cisl si mobilita per una manovra che tuteli maggiormente gli interessi dei lavoratori e dei più deboli, impegnandosi ad operare affinché nei provvedimenti in discussione venga inserita una forte dose di equità (oggi mancante) e di piena partecipazione di tutti al risanamento dei conti (e non, come sempre, dei soliti).

Il Governo rifletta bene e vari una manovra che sia all'insegna dell'equità. È questo il richiamo lanciato il 1° settembre dal segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, nel corso del suo intervento al presidio organizzato con la Uil e la partecipazione dell'Ugl a piazza Navona. Presente a Roma una nutrita delegazione della Cisl trevigiana. "Ci aspettiamo - ha detto Bonanni - che il Governo rifletta prima di varare la manovra e dia un segno di equità. Spero che il Parlamento si faccia sentire non nel fare i giochetti ma nel condividere una manovra che non ricada solo sulle spalle di pochi. Chiediamo inoltre a Berlusconi di non mettere la fiducia e all'opposizione di fare proposte chiare".

Il leader della Cisl ha poi annunciato che dopo il presidio di luglio e quello del 1° settembre "continueranno presidi e mobilitazioni in altre città italiane e se non saremo soddisfatti delle cose faremo una mobilitazione genearale perché il Paese ha bisogno di equità e serenità". 

Il ritiro degli inaccettabili provvedimenti del patto di Arcore sulle pensioni (riscatto servizio militare e laurea) non basta”, spiega Alfio Calvagna, segretario della Cisl di Treviso. Per la Cisl, serve ben altro. “La manovra che si deve fare è consistente, oltre 130 miliardi di euro in 4 anni, va sostenuta da tutti in modo equo e proporzionato e deve anche produrre sviluppo e crescita. La politica, a cominciare dal Governo, deve assumersi le proprie responsabilità, cambiando il suo modo di fare. I ripetuti inviti del presidente Napolitano vanno rispettati, da tutti”. Le proposte della Cisl sono concrete.

Chiediamo - spiega Calvagna - che il contributo di solidarietà riguardi tutti i redditi più alti, non solo quelli di pensionati e dipendenti del pubblico, e che i patrimoni vengano tassati, così come vanno cambiati i provvedimenti che colpiscono gravemente il reddito dei lavoratori pubblici (rinvio pagamento 13^ e TFR). Le procedure costituzionali per abolire tutte le province, ridurre i parlamentari e accorpare i Comuni vanno avviate immediatamente e approvate rapidamente. La riforma fiscale è fondamentale per ridurre il prelievo su lavoro e pensioni e migliorare il sostegno alle famiglie e ai più deboli. Si ribadisce che le misure sul lavoro sono da lasciare alla contrattazione tra le parti sociali. Si richiede una sostanziale modifica a partire dalla reintroduzione delle festività del 25 aprile, 1° maggio e 2 giugno. Va infine confermata e sostenuta la detassazione del salario di produttività e il contrasto duro al caporalato”.

Per tutta la durata delle fasi di discussione e approvazione della manovra in Parlamento, la Cisl è mobilitata per sostenere queste proposte con manifestazioni e presidi e si riserva, sulla base dell’andamento del dibattito parlamentare, ulteriori iniziative di lotta. Il consiglio esecutivo della Cisl di Treviso si riunirà giovedì 8 settembre per aggiornarsi sull’andamento della vertenza e decidere eventuali ulteriori forme di mobilitazione nella Marca.

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mimetype Volantino Cisl Veneto "Mobilitazione generale: più equità nella manovra" 59 KB

mimetype Documento conclusivo del Comitato Esecutivo Cisl del 31 agosto 2011  26 KB

 

 

Treviso, 2 settembre 2011

Cisl Treviso
Ufficio Stampa