24/04/2018

Tassare il welfare Luxottica? Bressan sbaglia bersaglio

Si colpiscano gli evasori fiscali e si tutelino lavoratori dipendenti e aziende sane


Nicola Brancher, Segretario generale della Femca Cisl Belluno Treviso, replica a Renato Bressan dello Spi Cgil Belluno, secondo il quale sarebbe “ora di finirla di garantire il welfare aziendale di pochi con i soldi di tutti e con le tasse di tutti i cittadini”, riferendosi al sistema welfare di Luxottica, definito dal rappresentante della Cgil “un’ingiustizia”.

“Siamo tutti d’accordo sul fatto che i servizi per i cittadini vadano garantiti - afferma Brancher - ma Bressan sbaglia bersaglio: non è inasprendo ulteriormente il carico fiscale su lavoratori dipendenti e aziende sane che si garantiscono i servizi, ma piuttosto lottando seriamente contro l’evasione fiscale, che nel nostro Paese pesa per più di 100 miliardi. Ricordiamo che in Italia il cuneo fiscale rasenta il 50% ed è fra i più elevati della Ue. La logica per cui per dare servizi si debba andare a ‘bastonare’ sempre gli stessi, a partire dai lavoratori dipendenti, non ha senso”.

“In Luxottica - prosegue Brancher - il welfare vale circa 3 milioni e mezzo e rappresenta meno dell’1% del monte salari annui dell’azienda. Ma soprattutto, il welfare si somma a tutta la contrattazione di secondo livello, quindi è aggiuntivo (on top) rispetto alla retribuzione ordinaria, ai premi, alle maggiorazioni e altro: non è stata trasformata una parte di stipendio tassato in welfare non tassato, quindi il welfare, che dà supporto ai lavoratori con azioni di grande rilievo sociale come il microcredito, la cassa sanitaria, l’alternanza scuola lavoro, non toglie nulla alle tasse e ai contributi che azienda e lavoratori già versano nelle casse dello Stato”.

 

Belluno, 24 aprile 2018

Cisl Belluno Treviso

Ufficio Stampa