25/05/2018
CISL BELLUNO TREVISO // La vision, le strategie, i progetti e le proposte Convegno "Lavorare in rete per governare il cambiamento"
Venerdì 25 maggio a Belluno confronto pubblico del sindacato con istituzioni, parlamentari e associazioni di categoria
Dare una nuova prospettiva al territorio bellunese attivando l’intelligenza collettiva locale e chiamando alla responsabilità tutti i soggetti istituzionali e di rappresentanza: enti locali, Provincia, associazioni di categoria. È l’appello della Cisl Belluno Treviso ai protagonisti della vita e delle scelte di natura politica, economica, sociale, socio-sanitaria e turistica del territorio bellunese.
La vision, le strategie, i progetti e le proposte della Cisl sono state presentate oggi, venerdì 25 maggio, nel corso del convegno “Lavorare in rete per governare il cambiamento - Le proposte della Cisl per il territorio”, che si è svolto dalle 9.30 alle 13.00 a Villa Carpenada, a Belluno. Si sono confrontati sui temi dello spopolamento, delle infrastrutture, del turismo, del welfare locale e dell’economia territoriale Cinzia Bonan e Rudy Roffarè, rispettivamente segretario generale e generale aggiunto della Cisl Belluno Treviso, i parlamentari bellunesi Roger De Menech, Federico D’Incà, Luca De Carlo e Paolo Saviane, il presidente della Provincia Roberto Padrin e il direttore di Confindustria Dolomiti Andrea Ferrazzi. Moderatore: Luisa Venturin di Telebelluno.
“Lavorare in rete per governare i cambiamenti - afferma il segretario generale aggiunto Rudy Roffarè - non dev’essere solo uno slogan, ma diventare anche la buona pratica. Come facciamo a governare i profondi cambiamenti che stanno interessando la nostra provincia se non c’è una condivisione e una visione delle cose da fare? Fare squadra, per la Cisl, significa innanzitutto anteporre gli interessi del territorio agli interessi di parte, qualunque essa sia. Certo, ogni organizzazione economica, sindacale, istituzionale e politica deve render conto ai propri rappresentati, ma la capacità dell’agire in comunione e per la collettività, è il cambio di marcia che ci dobbiamo dare per riprogettare insieme il nostro futuro”.
