25/10/2018

In piazza contro il razzismo, l’intolleranza, i nazionalismi

Sabato 27 ottobre alle 16.00 manifestazione a Treviso

Sabato 27 ottobre dalle 16 Anolf Treviso, Anpi, Arci, Art 1-MDP, Binario 1, CGIL-CISL-UIL, Coalizione Civica per Treviso, DiEM25, Federazione dei Verdi, Impegno Civile, Italia Nostra, Legambiente, Libera, PD, Possibile, Potere al Popolo, Rete degli Studenti Medi, Rifondazione Comunista e Sinistra Italiana manifestano in piazza Borsa a Treviso contro il razzismo, l’intolleranza, i nazionalismi, per una Europa rinnovata, per il lavoro e per i diritti democratici.

“Ci ispiriamo ai valori della giustizia e della solidarietà - spiegano gli organizzatori - siamo espressione del mondo del lavoro, del volontariato, dell’impegno politico e della società civile della provincia di Treviso e intendiamo testimoniare la nostra preoccupazione per l’emergere in Italia, in Europa e non solo, di una deriva razzista e xenofoba e di vecchi e nuovi fascismi che alimentano l’intolleranza omofoba e sessista.

Si tratta di fenomeni che si sono consolidati negli ultimi anni determinando ovunque un preoccupante consenso alle forze politiche populiste e di destra.
 La campagna d’odio è stata alimentata sfruttando gli effetti della crisi economica sulle fasce sociali più deboli, che patiscono povertà diffusa e sfruttamento feroce. Secondo questa campagna bugiarda i principali “colpevoli” del disagio sociale sono i richiedenti asilo (in Italia molto meno numerosi che in altri Paesi europei) e il cui approdo sulle nostre coste non può essere considerato un fenomeno emergenziale. Un primo scopo di questa campagna è quello di “distrarre” l’opinione pubblica dalla mancanza di scelte politiche capaci di evitare che tanti giovani lascino il nostro Paese per cercare altrove lavoro e futuro.

Ma gli obiettivi principali dei populisti sono la disarticolazione dell’Europa in staterelli concorrenti e la restrizione delle libertà personali e dei diritti civili e sociali, come sta avvenendo nei Paesi del blocco di Visegrad, per consegnare l’Europa allo strapotere della finanza speculativa e delle grandi potenze, Stati Uniti e Russia in testa, che non a caso sono tra i principali sostenitori delle forze populiste e di destra. Il Nord Europa e la Germania potrebbero finalmente avere la strada spianata per scelte autonome antimediterranee (Europa ed euro a due velocità).

In questo scenario Paesi come l’Italia e altri del Sud del Mediterraneo sarebbero i più colpiti da una possibile uscita dall’euro che avrebbe conseguenze devastanti soprattutto per i giovani, i lavoratori, i pensionati e per tante piccole imprese.
 Nel nostro Paese, in questi ultimi mesi, i fenomeni di intolleranza stanno assumendo caratteri sempre più preoccupanti e sulla pelle dei migranti si specula per costruire il consenso intorno a politiche di destra, antisociali e repressive. Non a caso l’ONU intende indagare sulle scelte del governo italiano in materia di accoglienza dei richiedenti asilo.

Noi riteniamo che alla deriva dell’intolleranza si possa e si debba opporsi in nome della nostra Costituzione, in nome dei valori dell’antifascismo e della democrazia. Pensiamo anche che sia arrivato il momento di dimostrare che molti trevigiani (come molti altri Italiani) non condividono le parole d’ordine populiste, razziste, xenofobe, omofobe e le forme di intolleranza e di violenza che vediamo quotidianamente emergere nelle nostre città.

E pensiamo che il modo migliore per dimostrarlo sia scendere in piazza tutti insieme in nome dei valori di umanità, di democrazia, di tolleranza che vogliamo siano al centro di una nuova costruzione europea di cui siano protagonisti i cittadini e che non nasca intorno alle barriere sui confini ma alla capacità di offrire futuro e speranza, una Europa che deve riformare il patto di stabilità per salvaguardare e migliorare gli investimenti pubblici e il welfare".