13/11/2018

Maltempo in provincia di Belluno, l’appello di Cgil, Cisl e Uil

De Carli, Roffarè e Pisana: “Servono investimenti statali per tutelare l’equilibrio idrogeologico e ambientale”

 

I rappresentanti territoriali di Cgil, Cisl e Uil di Belluno, rispettivamente Mauro De Carli, Rudy Roffarè e Guglielmo Pisana, intervengono sul maltempo che ha colpito la provincia di Belluno domenica 28 e lunedì 29.

“Queste giornate - scrivono De Carli, Roffarè e Pisana in una nota congiunta - verranno ricordate per molti anni, in parallelo all’analogo ricordo del 1966, per la straordinaria furia dei venti e dell’acqua che ha devastato gran parte dell’Italia ma ha colpito con modalità eccezionali questa nostra Provincia. Giungono da più parti, da qualsiasi vallata, l’elenco dei fenomeni e dei danni, delle case distrutte, dei tetti scoperchiati, degli alberi divelti, delle auto distrutte, della viabilità interrotta e purtroppo anche dei feriti e di due morti.

Occorre innanzitutto ringraziare l’opera di coordinamento e di gestione partita dalla Prefettura, messa a punto dalla Regione, dalla Provincia e dai Comuni, da società ed aziende pubbliche private della viabilità, dei trasporti, dell’energia, dai Vigili del Fuoco e dalla Protezione Civile, senza i quali oggi il bilancio complessivo, almeno sul fronte della tutela dell’incolumità degli abitanti, sarebbe notevolmente più drammatico. Un ringraziamento particolare ai tanti nostri volontari che dai luoghi di lavoro hanno prestato la loro opera a sostegno delle famiglie in difficoltà.

Ma è questo anche il momento per argomentare con maggiore incisività come il governo del territorio sul fronte idro-geologico sia una necessità vera degli abitanti della provincia di Belluno, per contenere gli effetti devastanti della natura che si ribella ad un cambiamento climatico che sta mutando gli equilibri dell’intero pianeta.

Sicuramente possiamo parlare solo di contenimento per le situazioni come quelle di questi giorni, ma potremmo parlare di prevenzione e di forte limitazione degli effetti disastrosi per situazioni di avversità climatiche normali e stagionali, comunque di minor impatto devastante in un territorio come il nostro, già in passato segnato da forti eventi disastrosi.

Cgil, Cisl e Uil territoriali condividono lo stato di crisi richiesto per l’intera regione, sapendo che il volume dei danni provocati in provincia non può essere sostenuto dal territorio: serviranno maggiori risorse per garantire il ripristino di condizioni normali di vita e di attività economica e sociale. Anzi, dovrebbe essere garantito anche per il futuro una capacità di investimenti da parte dello Stato sui temi dell’assetto idrogeologico e ambientale del territorio”.