23/01/2019

Quota 100, parte la corsa alla pensione

Con la riforma prevista dalla legge di Stabilità nelle province di Belluno e Treviso nel 2019 potrebbero raddoppiare le domande di pensione
Negli uffici Inas Cisl tutte le informazioni

 

Quota 100, la corsa alla pensione è già iniziata: alla riapertura dopo le festività natalizie gli accessi agli uffici dei patronati Inas Cisl delle province di Treviso e di Belluno sono aumentati del 20% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. La richiesta rivolta agli operatori è sempre la stessa: la verifica della posizione contributiva per capire se, sulla base dei nuovi parametri previsti dalla legge di Stabilità, si sono raggiunti i requisiti per andare in pensione. E, stando ai dati diffusi oggi dalla Cisl Belluno Treviso, sulle base della riforma voluta dal Governo giallo-verde, il numero di domande di pensione potrebbe raddoppiare rispetto al 2018.

“La legge di stabilità prevede la possibilità di andare in pensione con Quota 100, cioè sommando 62 anni di età e 38 di contributi. È fondamentale valutare tutti gli aspetti del proprio percorso lavorativo e previdenziale per effettuare la scelta migliore - spiegano Michela Fuser e Stefano Gris, responsabili dell’Inas Cisl di Treviso e di Belluno -. Per accedere, però, saper fare la somma non sarà sufficiente”.

In questi giorni sono moltissimi i cittadini che si stanno rivolgendo al patronato della Cisl per capire se possono andare in pensione con il nuovo meccanismo. Dall’inizio dell’anno, gli accessi delle persone che chiedono la verifica della posizione contributiva sono già aumentati del 20%. “Siamo a disposizione di tutti coloro che vogliono saperne di più di Quota 100 - proseguono Fuser e Gris -. Per tutte le persone che si rivolgono a noi confezioniamo uno studio personalizzato della posizione contributiva, per verificare la soluzione pensionistica più conveniente e per inoltrare la domanda di pensione”.

Gli uffici dell’Inas hanno già effettuato un monitoraggio degli estratti contributivi dei lavoratori che si sono rivolti all’Inas negli ultimi mesi per capire l’effettiva portata della riforma: in provincia di Belluno sono ben 346 i lavoratori già inseriti nei database dell’Inas che quest’anno matureranno i requisiti necessari per andare in pensione secondo i nuovi parametri. Se si tiene conto che complessivamente nel 2018 sono stati 400 i lavoratori che hanno presentato domanda di pensionamento tramite il patronato Cisl, è evidente che con Quota 100 il numero delle persone che potranno lasciare il lavoro nel corso dell’anno appena iniziato è destinato a raddoppiare. I dati che si registrano a Treviso confermano il trend:  sono più di 800 i lavoratori già inseriti nei database dell’Inas Cisl che potranno ritirarsi dal lavoro con le nuove regole. Un numero molto alto, se si pensa che nel 2018 le domande di pensione presentate complessivamente dal patronato Cisl di Treviso sono state 1065.

“La riforma delle pensioni in approvazione - sottolinea il segretario generale della Cisl Belluno Treviso Cinzia Bonan - è per molti lavoratori e lavoratrici sicuramente un’opportunità di veder riconosciuta una vita di lavoro iniziata con parametri di accesso alla pensione completamente diversi. In particolar modo nelle situazioni più usuranti e faticose è una risposta alle nostre richieste di una maggiore flessibilità in uscita. Ricordiamo però che stiamo rivendicando da anni questi temi e che anche con questo governo continueremo a perseguire con determinazione i nostri obiettivi per quanto riguarda le pensioni: il riconoscimento dei 41 anni di contributi, delle discontinuità lavorative come il lavoro di cura delle donne e i periodi non lavorati dai giovani e un maggior sostegno alla previdenza integrativa. Richieste volte alla valorizzazione dei lavoratori e all’impegno solidale della previdenza collettiva nazionale”.