12/09/2011

Stop ai lavori all'aeroporto, Cisl preoccupata. "I responsabili dello scalo facciano ricorso immediato al Consiglio di Stato"

Stop ai lavori all'aeroporto, Cisl preoccupata
"Ricorso immediato al Consiglio di Stato"

Treviso - Lavori bloccati all'aeroporto di Treviso, Cisl preoccupata. "Le società aeree dovranno trovare soluzioni alternative - spiega il segretario generale della Cisl di Treviso Franco Lorenzon - e questo è fonte di preoccupazione, soprattutto in questo momento difficile per la nostra economia. E' opportuno un ricorso immediato al Consiglio di Stato per ottenere la prosecuzione dei lavori ".

Il Tar del Veneto ha accolto il ricorso del Comitato e di Italia Nostra, che contesta la mancanza della valutazione di impatto ambientale. La sentenza ha bloccato i lavori di ristrutturazione della pista dell'aeroporto Canova fino al 19 gennaio 2012. Un ritardo sulla riapertura dello scalo della Marca che preoccupa la Cisl trevigiana su diversi fronti, a partire da quello dell'impatto economico e occupazionale. "L'aeroporto di Treviso - afferma Lorenzon - è integrato con quello di Venezia e si è specializzato con i voli low cost. Occorre quindi garantirne la continuità, tenendo presente che i voli non aumenteranno perché sono contingentati. Si tratta di mantenere una grande opportunità per il turismo nel nostro territorio, specie in un momento difficile per la nostra economia".

Dall'altra parte, c'è in ballo il destino di 122 lavoratori interessati direttamente e di altri 200 lavoratori dell'indotto. "L'aeroporto - afferma Ugo Previti della Fit Cisl - è chiuso dal primo giugno di quest'anno e i lavoratori che operavano a Treviso stanno lavorando al Marco Polo di Venezia. La riapertura del Canova doveva avvenire il 5 dicembre. Questo slittamento imprevisto provoca ulteriore disagio ai lavoratori trasferiti a Venezia".

Sul da farsi, il segretario generale della Cisl trevigiana non ha dubbi: "I responsabili dell'aeroporto - afferma Lorenzon - facciano subito ricorso al Consiglio di Stato per ottenere la prosecuzione dei lavori. I motivi relativi alle valutazioni di impatto ambientale sono esclusivamente formali, perché si tratta sostanzialmente di rifare la pista per renderla più sicura, allungandola a 330 metri e garantendo una visibilità migliore. Quindi non ci sono opere aggiuntive sulle quali fare la valutazione di impatto ambientale".


Treviso, 12 settembre 2011

Cisl Treviso
Ufficio Stampa