22/08/2019

Pieve del Grappa: i sindacati firmano il primo accordo con il nuovo Comune

Cgil, Cisl e Uil e rappresentanze dei Pensionati di Spi, Fnp e Uilp provinciali hanno sottoscritto oggi il primo accordo con l’amministrazione Rampin, al timone del nuovo Comune di Pieve del Grappa. Le parti, rispetto alla consolidata prassi di confronto con le precedenti amministrazioni comunali, danno così continuità alla discussione sui temi del benessere e della coesione sociale, dello sviluppo sostenibile, della salvaguardia del territorio, dell’ambiente e della salute.

All’incontro di mercoledì 21 agosto, sindaco e assessori hanno presentato in sintesi la situazione economica finanziaria 2018 aggregando i dati di Crespano e Paderno, illustrato il bilancio preventivo 2019 e congiuntamente valutato il Documento Unico di Programmazione 2019-21.

Le risorse aggiuntive derivanti dagli incentivi alla fusione, che si sono tradotte in maggiori risorse per il nuovo Comune, hanno già fatto registrare una diminuzione della pressione del fisco locale: le aliquote di Imu, Tasi e dell’addizionale Irpef comunale sono infatti state armonizzate considerando la più bassa tra le due applicate in precedenza nei singoli Comuni di Crespano e Paderno.

Il risultato, ad esempio, è che la Tasi su altri immobili e aree edificabili è ora allo 0% su tutto il territorio (a Crespano si applicava lo 0,10%) e che l’aliquota di base dell’Imu è stata fissata a 0,85% (a Paderno era dello 0,87%). L’esenzione sull’addizionale Irpef comunale, poi, scatta per tutti a 15mila euro (a Paderno era fino a 10mila) e per i redditi superiori l’aliquota è fissata allo 0,5% (a Crespano si applicava lo 0,65%).

Misure a favore dei cittadini che, proprio in virtù degli effetti positivi e delle maggiori risorse finanziare derivanti dalla fusione, le Organizzazioni Sindacali hanno chiesto di tradurre anche sui temi del sociale, con interventi a sostegno delle fasce più deboli.

In questo senso il primo cittadino ha ribadito che verranno implementati i servizi per prevenire e coprire le emergenze, realizzare politiche attive del lavoro e favorire misure a tutela delle famiglie e della coesione sociale, ma anche le azioni per promuovere l’invecchiamento attivo e l’assistenza di qualità agli anziani, con la volontà di creare un registro che consenta di censire e formare le badanti, allo scopo di certificare l’idoneità all’attività di cura.

Rispetto alla programmazione socio-sanitaria, l’accordo prevede un impegno condiviso a partecipare alle iniziative per la definizione dei nuovi piani di zona, con l’obiettivo di qualificare ed estendere nel territorio i servizi nel distretto per dare certezza e garanzia all’erogazione dei livelli essenziali di assistenza quali: le cure palliative, le cure primarie, i servizi di assistenza domiciliare integrata e le attività presenti nei distretti territoriali con una maggiore integrazione con i centri di assistenza agli anziani.

Comune e Sindacati, infine, si sono già impegnati a definire e proporre un percorso di ricomposizione del welfare locale con l’obiettivo di generare risorse pubbliche e private per un ripensamento generale e una riorganizzazione dei servizi offerti al cittadino. Su questo versante, da sottolineare anche i vantaggi della convenzione con i Caf per la gestione dei servizi pubblici erogati con criteri reddituali attraverso la presentazione dell’Isee.

E proprio sulla certificazione Isee, le parti sociali chiedono all’amministrazione di valutare e promuovere, anche con gli altri Comuni che gestiscono in modo aggregato la missione sociale, la sperimentazione del riferimento al Fattore Famiglia.