8/01/2020

Esuberi Safilo, primo incontro fra le parti

No delle Organizzazioni Sindacali al piano industriale

Si è svolto martedì 7 gennaio il primo incontro con Safilo dopo la presentazione del piano industriale dello scorso 10 dicembre e lo sciopero di gruppo del 13 dicembre che ha ottenuto una straordinaria partecipazione. L’azienda ha riconfermato il piano industriale che prevede i 700 esuberi già annunciati in precedenza, di cui 400 nello stabilimento di Longarone (Belluno), 50 nel quartier generale di Padova e 250 nel sito produttivo di Martignacco (Udine).

Le Organizzazioni Sindacali Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil del Veneto esprimono netta contrarietà al progetto presentato dall’azienda in quanto il piano prevede quale leva primaria un pesante taglio occupazionale. Diventa invece necessario un confronto di merito su investimenti e scelte strategiche sul rilancio della Safilo. A tal fine, in prospettiva dell’incontro al MISE fissato per il 16 gennaio, le OO.SS. ribadiscono la necessità di determinare un percorso condiviso per gestire la crisi mettendo in campo tutte le soluzioni praticabili.

"Chiediamo immediatamente l’attivazione di tavoli specifici di confronto con l’Azienda - spiegano i rappresentanti di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil - utili a minimizzare l’impatto sociale e trovare soluzioni idonee. Nel contempo, diventano propedeutici i tavoli di confronto con le Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia, con l’obiettivo di concordare e rendere disponibili tutti gli strumenti territoriali e istituzionali a disposizione. Sarà nostra cura tenere informati le lavoratrici e i lavoratori sull’esito dei vari confronti anche organizzando specifiche assemblee, mantenendo nel contempo attivo lo stato di agitazione ed il conseguente blocco di straordinari e flessibilità".