20/06/2020

Belluno: è il momento della coesione e della responsabilità

Il momento della coesione e della responsabilità

Un tempo non molto lontano, il bellunese era a tutti gli effetti un territorio povero, con altissimi tassi di emigrazione, dotato di scarse infrastrutture e ai margini del processo di modernizzazione del Paese.

Con la tragedia del Vajont, come sappiamo bene, sono arrivati gli aiuti necessari per la ricostruzione, ma fondamentale è stata la determinazione e la condivisione degli obiettivi e dei progetti della classe politica che ha saputo costruire una importante strategia per tutto il territorio. Ecco dunque, che le capacità di visione e di progettazione hanno portato una forte presenza manifatturiera, uno sviluppo artigianale e, almeno inizialmente, un importante investimento turistico.

Aver saputo indicare ad un territorio, uscito a fatica da due guerre, dall’emigrazione e dal Vajont, la strada della rinascita sociale ed economica, partendo dalle persone e dalla comunità, ci deve far riflettere su come oggi sia urgente ripetere quell’esperienza, ripartendo da quegli stessi valori di solidarietà, di uguaglianza e di coesione sociale. Ecco perché la Cisl ha in questi mesi presentato un progetto chiamato “Montagna 4.0” e, alla luce della crisi sociale ed economica che colpirà persone e territori più deboli, serve ancora con più convinzione adottare per davvero un tavolo istituzionale bellunese, un “patto per la ripartenza” partecipato da associazioni di categoria, istituzioni e associazioni bellunesi, in cui ci si doti di un metodo di confronto, di una visione del territorio, di strategie chiare e di progetti concreti e definiti in una roadmap che possa cogliere le numerose opportunità che il nostro meraviglioso territorio può darci.

Abbiamo un tessuto industriale, artigiano e turistico molto dinamico che, poco prima dell’arrivo della pandemia, ci ha permesso di intravedere le potenzialità di giovani imprenditori e giovani aziende dinamiche e propositive. Questi fattori, uniti alla bellezza delle nostre montagne, con una innovata cultura di apertura alla pianura e richiamando l’idea del “montanaro civicus”, la Cisl, ha elaborato - citando per titoli il progetto “Montagna 4.0” - alcune priorità: contrastare lo spopolamento, diventare attrattivi verso aziende e giovani, investire in corsi universitari, ideare una scuola socio politica, potenziare le infrastrutture a partire dallo sbocco a nord, rigenerare il territorio riqualificando il patrimonio edilizio, adeguare una presenza di servizi socio-sanitari nel territorio, puntare sulla coesione sociale attraverso il fondo Welfare Dolomiti.

Per quanto riguarda l’economia, da tempo abbiamo evidenziato e lavorato per costruire percorsi e progetti che puntino all’industria 4.0, alla green economy, all’organizzazione del lavoro e alla contrattazione (smart working, orari, conciliazione e produttività), alla organizzazione delle filiere corte per far rientrare lavorazioni dall’estero, al made in Italy, alla formazione continua per alzare le competenze dei nostri lavoratori, alle politiche attive per non lasciare indietro nessuno, all’economia circolare, al turismo sostenibile e alle produzioni agro-pastorali locali.

Anche l’accordo sul protocollo di partecipazione firmato alla ACC di Mel, che permetterà il coinvolgimento e la condivisione dei lavoratori al rilancio aziendale, l’assunzione di alcuni lavoratori in disoccupazione e la scommessa su una importante azienda storica, dimostra che l’unione delle forze e degli intenti da parte di politica, istituzioni e sindacato, si dimostra vincente.

Oggi, dunque, è il momento della coesione e della responsabilità: se saremo capaci di progettare (insieme) proposte concrete dentro un disegno ampio e condiviso, allora saremo anche capaci di ricercare quelle ingenti risorse finanziarie che questo territorio, dignitosamente, chiede da tempo. Oggi più che mai, il ruolo del sindacato confederale è decisivo in questa fase difficile di nuova ricostruzione del Paese e, per quanto riguarda Belluno, immagina e sogna un futuro pieno di opportunità. Diamo una speranza e per farlo, costruiamo insieme un progetto di rilancio del territorio.

Rudy Roffarè
Segretario generale aggiunto Cisl Belluno Treviso