16/09/2020

Telecomunicazioni: giovedì 17 sciopero di 4 ore alla Site

Coinvolti i lavoratori della filiale di San Biagio di Callalta

Sciopero di 4 ore giovedì 17 settembre dei lavoratori di una delle filiali trevigiane della Site, Società Impianti Telefonici ed Elettrici con sede centrale a Bologna e 29 sedi operative in 14 regioni italiane. Nella Marca l’azienda è presente a San Vendemiano e a San Biagio di Callalta, con un totale di 200 dipendenti impegnati nella progettazione, realizzazione e manutenzione di impianti telefonici e reti di media e bassa tensione per committenti quali Tim, Open Fiber ed Enel.

I lavoratori del comparto TLC che lavorano presso la filiale di San Biagio di Callalta si asterranno dal lavoro dalle 8 alle 12. Nel mirino della protesta proclamata dalle Organizzazioni sindacali territoriali unitamente alle Rsu, la mancata risposta da parte dell’azienda ad alcune questioni ritenute fondamentali dai lavoratori e dai rappresentanti sindacali per poter continuare a garantire un servizio che durante il lockdown si è rivelato cruciale.

I dipendenti denunciano l’obsolescenza delle auto aziendali prive di climatizzatore, ormai di serie su quasi tutti i veicoli in circolazione. La prima richiesta di ammodernamento del parco auto risale ormai a due anni fa, ma l’unica risposta ottenuta da parte aziendale è stato l’impegno ad effettuare un’analisi microclimatica dei veicoli aziendali per poi valutare gli interventi del caso.

“Impegno che è rimasto solo sulla carta - - afferma Giuseppe Vallotto, Segretario generale della Fistel Cisl Belluno Treviso - perché a distanza di quasi due anni siamo ancora in attesa dei risultati e soprattutto degli interventi, a dimostrazione che non c’è la volontà da parte dell’azienda di dotare i veicoli di un semplice climatizzatore, rendendo accettabili e sicure le condizioni di lavoro delle maestranze costrette fino ad oggi a viaggiare in auto in condizioni critiche e poco dignitose, con temperature oltre i 35 gradi”.

Da più di un anno, inoltre, i lavoratori aspettano risposte legate a richieste di avanzamento categoriale e di rinnovo dell’accordo integrativo fermo dal 2008.


“Questi lavoratori nel periodo di lockdown hanno garantito supporto ai servizi essenziali in un momento di elevata difficoltà sanitaria - prosegue Vallotto - : le lezioni a distanza, le videoconferenze e lo smart working necessitavano della professionalità dei tecnici Site, che quotidianamente sono stati chiamati ad intervenire, effettuando la manutenzione sulle linee telefoniche del territorio. I mesi di lockdown hanno messo a nudo tutti i ritardi e le lacune delle infrastrutture digitali italiane. Anche a fronte di questo impegno ci aspettavamo un trattamento migliore nei confronti di questi lavoratori che da mesi attendono risposte dall’ azienda”.